Intervista al compositore Alberto Luppi Musso

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Alberto Luppi Musso nasce a Genova, ma è di origini mantovane da parte della madre che gli ha trasmesso la grande passione per la melodia del pianoforte. Da vent’anni compone brani e da circa trenta insegna  pianoforte, composizione e teoria. Ha ricevuto premi a livello nazionale per musica e live. Sta realizzando il suo sogno, un musical dedicato a San Francesco.

Parlaci del tuo percorso artistico 

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Ho iniziato a suonare pianoforte all’età di 8 anni. A vent’anni la prima  grande soddisfazione con la medaglia colombiana per il mio concerto per pianoforte e flauto traverso, contemporaneamente da alcuni anni insegnavo pianoforte e solfeggio. La svolta a livello nazionale con il primo album Giovanna dedicato a mia moglie un concept album, con collaborazioni importanti infatti parteciparono Stefano Bagnoli, Riccardo Fioravanti, Alessio Menconi, poi in successione gli altri album La mia vita in me , Ricordi muti con gli arrangiamenti orchestrali di Stefano Cabrera. Il singolo successivo For You è stato primo nella classifica jazz sia come novità che come singolo su Amazon. Tra le varie realizzazioni degli album ho collezionato molti live con la partecipazione di artisti che porto nel cuore come Roberta Alloisio e Luciano Milanese e riconoscimenti importanti per la mia musica. In questo momento di pandemia mi manca il contatto con il pubblico, che è sempre stato caloroso con me.

Vorresti rivelare qualche informazione inerente al tuo prossimo musical? Chi sono gli artisti partecipanti e come sono nate le collaborazioni?

Ho sempre amato confortarmi con il musical e ho sempre creduto in questo progetto. Adesso si sta realizzando concretamente, grazie a collaboratori dell’olimpo musicale. Dal mio paroliere Paolo Barillari, uno dei performer più apprezzati a livello internazionale e protagonista di musical come We will rock you, Forza venite gente e autore di brani per i musical Rapunzel e Turandot oltre aver firmato l’inno dell’inter “Pazza Inter”e il singolo Fine di Elodie.

Si sta realizzando il sogno nel sogno ovvero collaborare con i musicisti che ho sempre seguito nei tour di Ruggeri.

Fabrizio Palermo al basso e tastiere, ricopre il ruolo di direttore musicale e arrangiatore orchestrale del musical ha suonato con Ruggeri, Ligabue, Anna Oxa, Marco Masini, è stato vocal coach a X Factor con Ruggeri. Fabrizio è un polistrumentista pazzesco, produttore artistico ha ricoperto il ruolo di  direttore del M.a.s. di Milano e ha fondato i Queenmania.

Luigi Schiavone alle chitarre, Luigi oltre essere uno dei più grandi chitarristi a livello internazionale e chitarrista storico di Ruggeri. Ha firmato le musiche di brani della storia della musica italiana “Quelle che le donne non dicono”, “Polvere”, “Prima del Temporale” e tante altre infatti ha composto brani per Loredana Bertè, Gianni Morandi, Anna Oxa, Giusy Ferreri e Fiordaliso. Stefania Schiavone al pianoforte, è sempre stata uno dei miei desideri nel poter ascoltare i miei brani interpretati da lei. Stefania è una concertista straordinaria, diplomata al Verdi di Milano che ha collaborato con Ruggeri e con i Champagne Molotov.

Marco Orsi alla batteria, ha suonato con tantissimi big della canzone tra cui Battiato, Ruggeri, Dalla, Ron, Pausini e Tiziano Ferro e ha collaborato con la Royal Philarmonic Orchestral, oltre a esser docente nei conservatori di Milano e Parma. Come Luigi e Fabrizio, collabora in teatro con Ale e Franz, e di recente è andata in onda con grande successo lo show su Rai 2 “Fuori Tema”.

Cosa ti lega a San Francesco?

Sin da piccolo è stata una figura importante nel mio percorso di fed, e nei momenti difficili ho sempre sentito la sua vicinanza. Il destino ha voluto che il mio inizio si rispecchiasse nel mondo dell’arte, nella tematica francescana.

Parlaci della tua attività

Amo insegnare e stare accanto ai giovani soprattutto in questo periodo con la presenza giornaliera, anche nei festivi in Dad. Sto lavorando a progetti, che vedono coinvolti con le mie composizioni i ragazzi che seguo, a livello pianistico. Come per la performer Giulia Samele, con la quale sto lavorando all’Eneide. Giulia oltre l’interpretazione dei brani, cura i testi e l’esordio discografico “piano solo neoclassico” della giovanissima Lucrezia Ferrara.

Cosa infonde la musica nel tuo cammino?

E’ la mia vita, la curo e la vivo in semplicità, come vorrebbe Francesco.

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