Rifiuti: Mannino (Cgil) sul piano della regione. “Agire spregiudicato, in un settore a rischio di infiltrazioni mafiose"

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“Sui rifiuti il presidente della Regione sta scegliendo la strada dell’agire spregiudicato. Se alcuni suoi assunti di base sono veritieri, Musumeci intanto parla come se il suo governo si fosse insediato ieri; lamenta inoltre la preponderanza dei privati nel settore per poi affermare di volere affidare ai privati la realizzazione di un termovalorizzatore, perché la burocrazia bloccherebbe altrimenti tutto”.

Per il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, quanto detto dal presidente della regione sul piano regionale rifiuti “basta ad allarmare visto che si tratta di un settore importante- dice Mannino. a rischio di infiltrazioni mafiose e che comunque i termovalorizzatori non sono la soluzione di un problema più complesso”.

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Il segretario della Cgil sottolinea il “no del sindacato a progetti che non passino dalla concertazione con le parti sociali e con i territori e le popolazioni e che contraddicono le indicazioni dell’Unione europea”. Si dice inoltre preoccupato che “dietro a certe affermazioni sulla burocrazia, invece che rinnovare quest’ultima, si pensi a scorciatoie e semplificazioni degli iter che, in un settore sensibile quale quello dei rifiuti, aprirebbero la strada agli affaristi e alla mafia”.

Mannino rileva che “ancora una volta il governo regionale scarica le responsabilità sugli altri, i comuni in questo caso, e dichiara di volere procedere adottando scorciatoie che comunque non risolverebbero subito il problema dei rifiuti. Sembra inoltre che con questo piano il governo intenda rinunciare ai fondi del Pnrr che adotta scelte strategiche differenti partendo dai fondamentali della raccolta differenziata e del riciclo.

Sull’impiantistica, inoltre, il ragionamento deve essere ad ampio raggio- sottolinea Mannino- partendo da quella per il riciclo e il riutilizzo, entrambi oggi con basse percentuali, ed è come se alla Regione la cosa non riguardasse.. E’ illusorio- conclude il segretario della Cgil- pensare che i termovalorizzatori siano la soluzione, oltre che profondamente sbagliato. Sarebbe un tampone destinato a produrre più danni che benefici ”.

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