Assoesercenti – Unimpresa: il ritorno alla zona arancione é un’altra mazzata contro i ristoratori, il Governo riveda queste scelte folli.

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SICILIA – A partire da lunedì prossimo e fino al 6 aprile in tutta Italia le zone rosse restano rosse e quelle gialle passano in arancione, tra queste anche la Sicilia, a parte la parentesi di Pasqua, nei giorni 3,4 e 5 aprile che sarà rosso su tutto il Paese.

«Questa decisione – commenta Salvo Politino, presidente regionale di Assoesercenti – Unimpresa Sicilia – é una follia. Nessun preavviso é stato dato e nessun elemento ci ha preparati ad affrontare questa assurda disposizione, sarà unaltra mazzata contro i ristoratori».

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Un improvviso passo indietro che lascia basiti gli esercenti del settore bar e ristorazione, come Antonio Prestipino, aderente allassociazione di categoria: «Non vedo il motivo per il quale ci hanno resi zona arancione in Sicilia. Siamo 5 milioni di abitanti con attualmente 500 casi: zona bianca dovevamo diventare! Ancora più assurdo se si fa un paragone con la Sardegna, unica bianca, dove sono 1 milione di persone, con 100 casi. Con quali criteri vengono stabilite le zone in Italia? Quali sono i dati che hanno fatto allarmare il Governo? In queste decisioni non vi è alcuna logica. Da lunedì dunque non potremmo fare più servizio, ma solo asporto, con il quale si guadagna solo un 10º del previsto, abbiamo la merce pronta, la spesa e i rifornimenti per la settimana, le creme per i dolci, la frutta e la verdura fresche, alimenti che dovremo gettare via ancora una volta. Ristoranti e bar saranno vuoti e fuori, per strada, si formeranno assembramenti. E intanto nemmeno un decreto Ristori o un qualsiasi altro aiuto finanziario é in arrivo».

Assoesercenti – Unimpresa Sicilia chiede al Governo di rivedere queste scelte immotivate che determineranno la chiusura definitiva di numerose aziende isolane.

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