Bentornati al nostro secondo appuntamento con i progetti vincitori dell’hackathon di Confcooperative. Questa sera “è il turno” di kymia, la start-up che è riuscita a sfruttare le proprietà inutilizzate del mallo del pistacchio – che fino ad oggi veniva considerato esclusivamente come un materiale di scarto – per creare un innovativo prodotto di cosmesi anti-aging.
Abbiamo avuto modo di intervistare Arianna Campione ed Anna Cacopardo, rispettivamente CEO&founder e co-founder di questo progetto, che ricordiamo si è classificato al secondo posto del contest organizzato da Confcooperative e Federazione Siciliana BCC, in partnership con ICN e Tree.
Come ci spiega Arianna:
“Tutto è nato circa tre anni fa da una mia idea. Io ho una formazione che mi ha portato a diventare odontoiatra, medico estetico e cosmetologa; e dopo aver studiato diversi anni all’estero ho deciso di tornare nella mia terra ed iniziare la mia carriera da libera professionista”.
“Sono partita dalla considerazione che spesso la produzione del pistacchio genera diversi materiali di scarto, tra i quali il mallo (che viene gettato nella migliore delle ipotesi, e nella peggiore viene bruciato). A noi è venuta l’idea di recuperarlo e analizzarlo – tramite delle partnership con delle altre aziende – per cercare di sfruttarne tutte le proprietà nascoste”.
“Da questo siamo riusciti a ricavare un semi-lavorato, chiamato “pistactive-f”, tutt’ora in fase di registrazione ufficiale e di brevetto, pieno di principi attivi anti-ossidanti ed anti-aging, particolarmente adatto per creare quindi cosmetici e creme viso”.
“Per la prima volta il pistacchio di Bronte quindi può trovare uno sbocco anche sul mercato della cosmesi, e noi siamo pioniere in questo. Il progetto è stato benvisto anche dal Comune e dalle istituzioni; e abbiamo avuto anche un incontro con il Sindaco di Bronte, che ha accolto con entusiasmo questa iniziativa, dandoci consigli e fornendoci una rete di contatti utili”.
Ma questa start-up, ha anche un lato green e attento all’ambiente, come ci spiega Anna:
“Abbiamo un occhio particolare nei confronti della natura, perchè sarebbe inutile recuperare uno scarto per creare un altro scarto. Il nostro prodotto segue la filiera dell’economia circolare, anche perchè per il lancio del prodotto useremo dei materiali in vetro che possono essere facilmente riciclati, e stiamo considerando anche di rivalutare la bioplastica”
“Io e Arianna abbiamo iniziato questo progetto raccogliendo proprio il pistacchio manualmente e personalmente, in quella che è una storia anche simpatica”.
“Passo passo abbiamo portato avanti il progetto insieme, ognuna dedicandosi ai propri compiti. Io mi occupo dell’aspetto Marketing, sono laureanda in Economia Aziendale e ho spesso fatto parte del team di digital marketing di diverse start-up”.
Attualmente il team di sviluppo del progetto è composto da 6 persone, e a breve – probabilmente intorno al periodo di primavera/estate del 2021 – ci sarà il lancio dei primi prodotti sul mercato.