Con questo articolo iniziamo la nostra serie di approfondimenti sui progetti che si sono classificati sul podio dell’evento “i giovani costruiscono la Sicilia”; l’hackathon organizzato da Confcooperative Sicilia e Federazione Siciliana BCC, in partnership con ICN – Italia Consulting Network e Tree.
Oltre alle interviste ai ragazzi vincitori, che spiegheranno nel dettaglio i loro progetti, seguiranno altri appuntamenti con la presenza di ospiti di spicco del mondo scientifico/istituzionale; i quali analizzeranno anche dal loro punto di vista le tre proposte premiate durante il contest. Iniziamo il nostro percorso con un focus sul primo progetto classificato.
Combattere la sovrappesca e lo spopolamento dei mari. Questi sono, in maniera davvero telegrafica, gli obiettivi alla base del progetto vincitore dell’hackathon di Confcooperative.
Partendo da un’idea nata ad inizio novembre 2020, Claudio Boccassini, Alessandro Romano, e gli altri ragazzi del Team – che attualmente sono diventati 11; sono stati in grado di sviluppare un progetto innovativo, che uscendo dalla sola “dimensione del contest” sta prendendo forma nel concreto e che allo stato attuale è nella sua fase di sperimentazione.
Come ci spiega Claudio Boccassini: “l’idea alla base del nostro progetto è creare un mangime per gli allevamenti ittici che non sia composto da farina di altri pesci; e che quindi non abbia un impatto sugli oceani”.
“Ciò che accade attualmente è che circa 1/5 del pescato mondiale viene utilizzato per produrre mangimi per gli allevamenti ittici, quindi sostanzialmente si elimina del pesce per produrre altro pesce!”.
“Per interrompere questa “catena” – che comporta il triste fenomeno della sovrappesca e dello spopolamento dei mari – abbiamo pensato di proporre un mangime ittico per allevamento del tutto privo di proteine di altri pesci, ma che contenga invece farine di insetti – particolarmente adatta a questo scopo si è rivelata la ‘Mosca soldato'”.
In questo modo i pesci da allevamento avranno comunque tutti i nutrimenti di cui hanno bisogno, ma tutto ciò non andrà più ad impattare sugli oceani”.
“Attualmente il nostro mangime a base di insetti è in fase di sperimentazione, perchè bisogna appunto testare scientificamente quali effetti ha sui pesci, ma siamo fiduciosi e non appena possibile passeremo alle fasi successive di sviluppo”.
Invece per quanto riguarda l’evento di Confcooperative Claudio Boccassini si dice: “colpito dal modo in cui è stato organizzato e gestito”.
“Quello che abbiamo particolarmente apprezzato è stata la capacità dei Mentor di essere efficaci ma non invasivi, a differenza di altri eventi di questo tipo dove certe volte capita che gli esperti mettano in discussione qualsiasi idea, e alla fine siano più controproducenti che altro”.
“La modalità online dell’evento ha dato la possibilità a persone assolutamente distanti di conoscersi e scambiare idee vincenti, cosa che, soprattutto in un periodo come questo, non sarebbe stata facile”
E alla nostra domanda sul supporto ricevuto dalle banche partner dell’hackathon: “Si sono dette disponibili a sostenerci, ma noi siamo ancora alle fasi preliminari del percorso. Non appena ci saremo costituiti come cooperativa o come società di capitale allora valuteremo”
“Per il momento abbiamo investito la quasi totalità dei 5000euro del premio per acquistare delle attrezzature scientificheda laboratorio per la realizzazione del nostro mangime”.
“Ad oggi la forma di finanziamento che guardiamo con più interesse è rappresentata da dei bandi nazionali ed europei che guardano al mondo della blue economy e della sostenibilità; per cui al momento non pensiamo di finanziarci con capitale proprio, di rischio o capitale delle banche”.