COVID-19: centinaia di persone già vaccinate nella provincia di Catania, le prime somministrazioni a medici e infermieri

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CATANIA – Un furgone giallo: lì dentro ha viaggiato il cambiamento, la scienza, la luce, la speranza. Piccole bocchettone con un tappo violaceo contengono la chiave di volta in una lotta contro il COVID che troppe persone ha già portato via. Questa speranza oggi è arrivata in tutte le province dell’isola. Domenica scorsa il V-day. Ma oggi è cominciata la vera diffusione sul territorio. Infermieri e medici tra i primi vaccinati. A Catsnia città e in provincia.

Alle ore 9.00 di questa mattina, scortate dai Carabinieri, 7000 le dosi che sono state consegnate all’Ospedale “Gravina” di Caltagirone.Dopo lo stoccaggio, parte della fornitura è stata trasferita all’Ospedale di Giarre, da dove è partita la fornitura iniziale per i Presidi di Acireale, Biancavilla e Paternò.

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Presente, a tutte le operazioni, il direttore del Dipartimento del Farmaco, dr.ssa Anna D’Agata.

La Direzione Aziendale ha costantemente monitorato tutte le fasi – dalla consegna, alla distribuzione, alla vaccinazione degli operatori – consapevole del grande ruolo che avrà l’Asp di Catania nella campagna di vaccinazione sul territorio.

Somministrate anche le prime dosi di vaccino in cinque Ospedali dell’Asp

Alle ore 11.00, all’Ospedale di Caltagirone, sono stati somministrati i primi vaccini agli operatori dei reparti di Radiologia, Rianimazione, Malattie Infettive e Pronto Soccorso dell’Ospedale di Caltagirone, e delle Usca del Distretto Sanitario di Caltagirone.

La prima a vaccinarsi è stata la signora Rosa Reale, infermiera professionale dell’UOC di Radiologia del “Gravina”.

«Solo vaccinandoci riusciremo a ritornare alla normalità e a riabbracciarci – ha detto -. Sono molto convinta della scelta che ho fatto e sono sicura che saranno molti i colleghi ad aderire. Questo vaccino rappresenta il coronamento di decenni di ricerche e di vaccinazioni. Il futuro ha speranza! Non abbassiamo però la guardia, continuiamo a rispettare le regole per prevenire i contagi, a usare la mascherina, lavare spesso le mani e rispettare le distanze interpersonali».

Nella stessa mattina, così come voluto dall’Assessore regionale alla Salute, avv. Ruggero Razza, per l’intero territorio regionale, sono state somministrate le prime vaccinazioni anche negli Ospedali di Acireale, Paternò, Biancavilla e Giarre. 72 gli operatori vaccinati.

Nei primi giorni del nuovo anno saranno attivi anche i Punti Vaccinazione degli Ospedali di Bronte e Militello. La somministrazione dei vaccini proseguirà così, nei giorni a seguire, nei sette Presidi dell’Asp di Catania.

Una rete capillare per garantire le vaccinazioni sul territorio

A questi Punti, sempre nei primi giorni dell’anno, gradualmente, se ne aggiungeranno altri nei Distretti sanitari, oltre a postazioni mobili per le vaccinazioni nelle Rsa e nei Centri residenziali per anziani. Sarà comunque valutata l’istituzione di ulteriori Punti.

La campagna di vaccinazione della popolazione proseguirà, in seguito, secondo le priorità individuate dalle disposizioni nazionali e regionali, e sarà garantita in modo capillare in tutti i Comuni della Provincia.

Come noto, in questa prima fase, il vaccino sarà somministrato agli operatori sanitari. Seguiranno gli ospiti e gli operatori delle Rsa e dei Centri residenziali per anziani.

Presso i Punti di Vaccinazione Ospedaliera (Pvo) operano un farmacista, un medico igienista, un infermiere e un operatore informatico che provvederà alla raccolta e registrazione dei dati in modalità digitale e cartacea.

Un form per aderire alla campagna di vaccinazione anti-Covid

Per promuovere la partecipazione alla campagna vaccinale da parte del personale sanitario, sociosanitario e dei lavoratori che operano nell’ambito ospedaliero del Sistema sanitario regionale, la Regione ha predisposto un form di pre-adesione raggiungibile al link: https://testcovid.costruiresalute.it/tamponi/scheda_prenotazione_vaccino.php.

All’ospedale Garibaldi la prima a essere vaccinata è stata Leda D’Amico ed è un medico, in servizio presso la Pneumologia del dell’ospedale di Nesima.

Alla presenza del direttore sanitario dell’Azienda, dott. Giuseppe Giammanco, di numerosi addetti ai lavori e dei carabinieri responsabili della sicurezza del vaccino, la donna ha ricevuto la prima dose intorno a mezzogiorno, dopo aver atteso con pazienza le necessarie fasi di preparazione.
Al primo vaccino si sono poi susseguiti gli altri operatori in lista d’attesa, per un procedimento che proseguirà per mesi, senza soluzione di continuità.
“Oggi è un giorno importantissimo. – ha dichiarato Fabrizio De Nicola, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – Dopo mesi di attesa abbiamo finalmente uno strumento capace di sconfiggere definitivamente il Virus Covid-19. Ci auguriamo la massima adesione da parte di tutti i nostri operatori sanitari, affinché questo ospedale possa diventare un vero modello di prevenzione ed fare da esempio per tutti”.
Nel corso della prima giornata di vaccinazione, alla fine, al Garibaldi saranno vaccinati in tutto 25 operatori sanitari. Domani si replica. Si è concluso il 2020, ma il vaccino è finalmente arrivato.
Spostandoci all’ospedale Cannizzaro,le dosi sono state consegnate poco prima delle dieci di questa mattina: 1.170 dosi del vaccino Comirnaty di Pfizer-Biontech. Il box contenente i flaconi è stato preso in carico dalla dott.ssa Agata La Rosa, direttore della Farmacia ospedaliera, nel cui magazzino è stato realizzato l’apposito locale videosorvegliato che custodisce lo speciale frigorifero a -80 gradi.

Alla consegna erano presenti tra gli altri il dott. Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro, la dott.ssa Diana Cinà, direttore sanitario, la dott.ssa Anna Maria Longhitano, dirigente della direzione medica di presidio. È cominciata immediatamente la preparazione delle dosi che già oggi a partire da mezzogiorno sono state somministrate al personale più esposto al rischio Covid-19.

La prima a ricevere il vaccino anti-Covid all’Ospedale Cannizzaro, dopo i trenta operatori coinvolti a Palermo nell’ambito dell’iniziativa della Regione Siciliana, è stata una donna: la dott.ssa Maria Concetta Monea, direttore del Dipartimento di Emergenza e dell’UOC di Anestesia e Rianimazione. «Mi vaccino per prima io – ha detto – perché ci credo, perché vorrei che tutti ci credessimo allo stesso modo e aderissimo con serenità, tranquillità e speranza a questo vaccino che ci porta a una svolta».

«Chiudiamo un anno funesto per tutti, che ha messo a dura prova il servizio sanitario e l’intero sistema nazionale, e apriamo un periodo che sia di rinascita e di speranza per tutti. Ringrazio vivamente quanti hanno lavorato e saranno impegnati in questo percorso», ha affermato il direttore Giuffrida.

 

A dare inizio alla campagna di vaccinazione per primo il Presidio S. Marco dove sono stati vaccinati, con inizio alle ore 12:28, 18
unità di personale fra medici, infermieri e OSS, tutti operanti all’interno dell’area covid.
Al Policlinico le vaccinazioni sono iniziate alle 13,36 e sono state 12 le unità di personale medici e infermieri dell’area intensiva covid e del pronto soccorso ad essere state coinvolte. Una volta testate oggi le procedure di scongelamento e somministrazione del vaccino, che hanno richiesto tempi più lunghi e allentato il ritmo delle operazioni, si procederà nel prossimo anno speditamente
permettendo di coinvolgere un numero maggiore di persone.
Ad assistere all’importante momento, in entrambi i presidi, la direzione aziendale al completo (Dott. Sirna, direttore generale, dott. Lazzara, direttore sanitario, Dott. Fresta direttore amministrativo) che ha voluto seguire le varie fasi, dall’arrivo dei vaccini alla loro somministrazione, e manifestare così vicinanza a coloro che in prima linea hanno combattuto il virus e che ora con il vaccino guardano al
futuro e al loro lavoro con rinnovato ottimismo
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