Ircac Sicilia: il presidente Landi replica alla Cgil

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PALERMO – “Invito i rappresentanti della Cgil Sicilia, Mannino e Morana, ad esplicitare le ragioni che li inducono a temere che la scelta (peraltro ancora da farsi) di affidamento dell’incarico di direzione dell’Ircac possa essere fatta andando al di là dei principi di trasparenza, competenza e legalità o, addirittura, che possa rispondere a criteri clientelari. In assenza, le loro parole assumerebbero per me un diverso significato. Chiedo loro, inoltre,  di evidenziare le circostanze nelle quali la mia gestione sia stata in passato contraddistinta da scarsa attenzione alla trasparenza, al merito e alla legalità o guidata da logiche clientelari. Li invito anche, proprio nell’interesse dei dipendenti dell’IRCAC, e ancor prima delle cooperative siciliane, ad avanzare proposte, se ne hanno, che possano permettere di assicurare all’IRCAC l’operatività indispensabile in assenza di una figura apicale che possa guidare l’Istituto nel raggiungimento del proprio scopo con presenza giornaliera e non con una logica part-time a scavalco. Sono pronto, se lo desiderano, ad aprire un confronto nel merito se questo sarà esente da posizioni pregiudiziali o politiche che, sinceramente, non mi appartengono essendo io solo ed unicamente impegnato a dare risposta alle cooperative siciliane e a mettere loro a disposizione le significative risorse di cui l’Ircac dispone. Se tutti avessero fin qui operato con lo stesso obiettivo sicuramente oggi parleremmo di un’altra IRCAC. C’è ancora il tempo se lo si vuole. Io sono qui.”

 

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La Cgil in una nota stampa aveva scritto: “Per la direzione dell’Ircac si dovrà scegliere sulla base dei principi della trasparenza, della competenza e della legalità. Diciamo no a opzioni che possano rispondere a criteri clientelari”

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