Nell’aula bunker di Bicocca è cominciata questa mattina l’udienza del processo Salvini per il caso Gregoretti.
Oggi presenti il leader della Lega ed ex ministro dell’ interno Matteo Salvini insieme al suo legale Giulia Bongiorno.
L’udienza di oggi ha visto la presenza degli ex ministri alle infrastrutture Danilo Toninelli e della difesa Elisabetta Trenta, chiamati a deporre dal gup Nunzio Sarpietro: entrambi erano in carica a luglio 2019 quando il Viminale bloccò per una settimana 131 migranti sulla nave Gregoretti della Marina Militare ormeggiata al molo Nato di Augusta.
La loro deposizione serve proprio a capire se Salvini agì autonomamente o se la decisione fu collegiale. Proprio contro Salvini, infatti, con lo stop allo sbarco si è mossa l’accusa per sequestro di persona aggravato ma, come spiegato da Salvini nella sua memoria difensiva, la decisione fu condivisa col resto del governo.
E che oggi sono arrivati in aula. Lo scopo è capire se Salvini agì da solo prendendo la decisione di bloccare lo sbarco o se le sue azioni fossero state concertate con il resto dei ministri. Come spiegato sia da Salvini che dal suo avvocato Giulia Bongiorno, la “prova cardine ” con cui Salvini potrebbe inchiodare Giuseppe Conte e gli ex alleati di governo alla corresponsabilità: è un video di un minuto e 50 secondi del 28 dicembre 2019. Si tratta delle parole del premier che, nella conferenza stampa di fine anno, parla apertamente di “coinvolgimento della presidenza del Consiglio, come è sempre avvenuto per la ricollocazione”
Oggi doveva essere anche la giornata del premier Giuseppe Conte che però ha deciso di non partecipare facendo sapere al presidente dei gup Nunzio Sarpietro di volersi avvalere dell’articolo del codice di procedura penale che dà facoltà al presidente del Consiglio di essere ascoltato a Roma.
Dunque, il gup Sarpietro dovrà adesso fissare una nuova udienza e recarsi a Roma per sentire Giuseppe Conte.
