Elezioni amministrative a Tremestieri, Ketty Rapisarda Basile chiede il riesame del decreto di sospensione

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TREMESTIERI ETNEO (CT) – La candidata Ketty Rapisarda Basile chiede il riesame del decreto di sospensione, ricordando che la disposizione attuale nasce da una sua denuncia sulla verifica delle firme raccolte in favore delle liste civiche: “La Regione faccia chiarezza per garantire rispetto delle regole a tutela dei cittadini.

“Ho inoltrato formale richiesta di riesame del decreto assessoriale che ha disposto il rinvio delle elezioni amministrative a Tremestieri Etneo per i giorni 29 e 30 novembre 2020 poiché contiene un vizio ritenuto insanabile che potrebbe portare l’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali a disporne l’annullamento in autotutela”. La candidata “in pectore” Ketty Rapisarda Basile, con una nota, interviene sulla questione che sta investendo tutta la comunità politica di Tremestieri Etneo. “La sospensione delle elezioni nasce da una mia denuncia presentata lo scorso 9 settembre, nella quale ho chiesto di verificare a campione sia la validità delle firme raccolte che la loro autenticazione, relativamente alle tante liste civiche, anche troppo numerose, avendo avuto la sensazione che probabilmente non tutto si fosse svolto in modo regolare. Attualmente è in corso un’indagine da parte dell’autorità giudiziaria che farà piena luce su tutto il procedimento”.

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“A questo si aggiunge un altro intoppo – continua – poiché il decreto assessoriale n. 329 del 6 ottobre 2020 che ha sospeso e indetto ex novo il procedimento elettorale, anche a parere di molti legali da me interpellati, presenta un vizio ritenuto insanabile, poiché i giorni che intercorrono tra la data del decreto assessoriale e l’inizio delle votazioni sono 54 e non 55 come previsto dall’art. 8 del Decreto del presidente della Regione n.3 del 20 agosto 1960. Questo termine è ritenuto perentorio e pertanto non suscettibile di modifica, infatti anche il calendario pubblicato dall’Assessorato delle Autonomie Locali è stilato tenendo conto della data d’inizio delle elezioni fissata per il giorno 29 novembre 2020. Per contare i giorni intercorrenti tra la data di emissione del decreto ed il giorno antecedente le elezioni, come stabilisce l’art. 8 del decreto citato, si deve considerare dal giorno 6 ottobre compreso, al giorno 28 novembre. Pertanto – spiega ancora la Basile – sommando i giorni del mese di ottobre (26) più i giorni del mese di novembre (28), arriviamo a 54 giorni, un giorno in meno di quello previsto dalla norma. Tutto questo può comportare l’annullamento di tutto il procedimento elettorale con conseguente danno sia per i candidati ma soprattutto per i cittadini che si vedranno per la seconda volta annullate le elezioni e pertanto privati, per un errore burocratico, del loro diritto di scegliere il proprio sindaco ed il proprio consiglio comunale. Ritengo che l’Assessore alle Autonomie Locali ed il Presidente della Regione si debbano attivare e fare chiarezza affinché si possa andare a votare nella massima trasparenza e nel rispetto delle regole, nell’interesse dei cittadini e dei candidati”.

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