Cna Catania, preoccupazione per eventuali chiusure anticipate dei ristoranti

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CATANIA – La CNA di Catania esprime profonda preoccupazione per la paventata chiusura anticipata alle ore 23 di ristoranti ed esercizi analoghi.

Il settore ristorativo è già in una precaria condizione dettata in parte dalle restrizioni già vigenti che dalla scarsa affluenza di avventori, spaventati per la situazione sanitaria in atto.

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Un’ulteriore stretta si tradurrebbe in un soffocamento dell’intero comparto con importanti ripercussioni sulla occupazione (già fortemente ridotta) che sulla stessa esistenza delle attività.

Vogliamo ricordare che il settore genera un indotto di ingenti proporzioni che si ripercuotono e si aggiungono alle precarie situazioni del territorio poiché molti ristoranti si approvvigionano presso produttori e rivenditori locali.

La CNA esprime molte perplessità sulle misure di contenimento poichè l’obbligo di chiusura, oltre a non sortire alcun effetto sulla diffusione del virus non consente di svolgere l’orario di lavoro in modo adeguato e proficuo.

Dopo il lockdown già molte aziende hanno deciso di non riaprire e chi lo ha riaperto lo ha fatto sotto una flebile luce di speranza che oggi pare definitivamente sparire.

Ricordiamo che i ristoratori stanno facendo rispettare le misure relative sia al distanziamento che quelle sull’obbligo di indossare la mascherina e la igienizzazione delle mani. Per tale motivo non si comprende il motivo per cui tali attività debbano essere associate con luoghi di assembramento incontrollato e subirne quindi le conseguenze nefaste.

Auspichiamo in una ragionevole predisposizione di regole che non intacchino il settore e confidiamo in una interlocuzione con le autorità competenti.

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