CATANIA – Il segretario regionale della federazione Ugl sanità, Carmelo Urzì, ha riunito nei giorni scorsi a Catania i coordinatori delle province siciliane dei lavoratori della Seus 118 per fare il punto della situazione sulle battaglie sindacali intraprese in questi mesi.
Durante l’incontro, infatti, i sindacalisti hanno principalmente discusso della parte normativa ed economica del rinnovo del contratto Aiop – Aris, che interessa anche i lavoratori del comparto emergenza – urgenza della Sicilia, ma anche della distribuzione del bonus incentivo Covid-19 per gli operatori e per gli autisti soccorritori che ancora non è stata definita, con la Ugl che auspica una riunione a breve con l’Assessorato regionale della salute dopo la firma dell’accordo quadro lo scorso giugno.
Infine, si è parlato anche della tanto agognata istituzione della nuova azienda sanitaria Areus che dovrebbe andare ad assorbire la Seus. “Come Ugl all’interno della Società emergenza urgenza Sicilia in questi mesi abbiamo costituito un gruppo solido che ci sta portando a confrontarci su diverse tematiche per la tutela dei lavoratori e lo sviluppo aziendale, ma soprattutto per l’efficienza del servizio di soccorso nella nostra realtà regionale – ha detto il segretario Urzì. Speriamo di poter dare presto anche ai dipendenti di questo settore quel rinnovo contrattuale che aspettano da diversi anni ed il bonus che è stato loro accordato dalla Regione siciliana per questa fase legata alla situazione epidemiologica”.
“Non comprendiamo invece – prosegue Urzì – lo stop improvviso che ha avuto una riforma, come quella della nascita dell’Areus, che in Assemblea regionale siciliana sembrava pronta ad essere varata ed, invece, oggi pare essersi persa nei meandri di Palazzi dei Normanni. Vogliamo capire cosa sta accadendo e se ci sono perplessità, motivo per cui chiederemo a breve una convocazione considerato che come organizzazione sindacale siamo sempre pronti a fornire il nostro contributo per il miglioramento dei servizi ai siciliani e la salvaguardia dei livelli occupazionali”, ha concluso il segretario regionale della Ugl sanità.”