CATANIA – Mercoledì 9 settembre in piazza Università, nel cuore del Barocco catanese, si è costituito il Gruppo di Lavoro “Tutela del Patrimonio Documentale e Librario di Catania” con l’obiettivo di interagire con le Amministrazioni Pubbliche e con i privati al fine di realizzare interventi volti alla sensibilizzazione verso la Cultura, i libri e le fonti documentali della Storia di Catania e utili a favorire la piena fruizione delle Biblioteche stesse e del loro inestimabile patrimonio di libri.
Le Amministrazioni, che nel corso degli anni si sono succedute al governo di questa città, non hanno adeguatamente valorizzato le Biblioteche. Catania, oltre alla Biblioteca Comunale “Vincenzo Bellini”, possedeva infatti dieci Biblioteche decentrate che servivano l’intera città; oggi le Biblioteche decentrate aperte al pubblico sono state ridotte a sei, riduzione questa che ha penalizzato “quartieri a rischio” quali Librino e Picanello per i quali vanno invece potenziate le offerte culturali.
Le Biblioteche pubbliche sono organismi vitali di una collettività, via d’accesso privilegiata alla conoscenza e al dialogo, luogo di scambio e di elaborazione di contributi individuali e collettivi per favorire la “lettura” dell’ambiente e delle persone che vi vivono.
Il gruppo di lavoro è presente sui social, ha già creato un gruppo su Facebook per veicolare gli obiettivi che intende perseguire e per stimolare l’adesione dei cittadini desiderosi di offrire il proprio impegno concreto.
I coordinatori sono Santi Maria Randazzo, Cinzia Colajanni, Marisa Falcone.