BRONTE – La Chiesa del Rosario nella centralissima via Umberto, dopo i lavori di ristrutturazione, é stata restituita ai fedeli. Il sindaco Graziano Calanna, infatti, con una cerimonia semplice ma particolarmente sentita, alla presenza di numerosi fedeli, ha riconsegnato la Chiesa alla città.
Presente la Giunta municipale, diversi consiglieri comunali, il baby sindaco Noemi Costanzo, e l’On Anthony Barbagallo che, insieme con il sindaco Graziano Calanna, ha seguito l’iter del finanziamento della ristrutturazione, ottenuto attraverso i fondi europei del Patto per il sud.
E cosí durante la cerimonia se il vice sindaco Gaetano Messina, si é soffermato sugli aspetti tecnici dell’intervento, l’on. Barbagallo ha affermato: “Era il settembre del 2016, quando in Giunta regionale individuano i lavori da finanziare con le risorse del Patto per Sud. E fra questa c’era la Chiesa del Rosario. Io sono testimone dell’impegno e della dedizione che il sindaco Calanna ha profuso ogni giorno affinché quest’opera venisse completata”.
Poi l’intervento del sindaco particolarmente emozionato: “Dare qualcosa alla propria città – infatti ha affermato Graziano Calanna – é una cosa che emoziona. Ed il sentimento di gioia é maggiore se penso che qualche giorno fa abbiamo inaugurato Parco don Bosco e lunedí (oggi) inaugureremo la Chiesa di San Vito. E Bronte chiedeva a gran voce la ristrutturazione di questa Chiesa, ed io ringrazio l’on. Barbagallo per averci fatto ottenere il finanziamento, ma ringrazio anche l’Ufficio tecnico del Comune, le maestranze e tutti coloro che hanno contribuito affinché oggi si restituisca la chiesa ai suoi fedeli”.
E Bronte attende la riapertura al culto di questa Chiesa dal 2009, ovvero da quando la Protezione civile, a causa di uno strano avvallamento del pavimento, ha interdetto il luogo al culto. Visto l’importanza dell’opera il sindaco Calanna, ottenuto il decreto di finanziamento, in appena 6 mesi ha pubblicato il bando ed ha aggiudicato e consegnato i lavori. L’impresa ha dovuto irrobustire le strutture portanti dell’edificio, rendendo stabili pilasti, pavimenti e cupola. Anche la volta a cupola é stata rinforzata con una rete in fibra di carbonio ed il sottofondo della pavimentazione adeguato e reso funzionale.
Si sono tenuti ritardi quando sotto il pavimento é stata trovata una cripta, ma anche questo problema é stato risolto velocemente. Quella del Rosario è, per importanza, la seconda chiesa di Bronte dopo la Matrice. Se ne hanno notizie fin dal 1574 in occasione di una visita pastorale di mons. Torres, vescovo di Monreale, dalla quale Bronte dipendeva, e il suo interno è famoso per le geometre dei fregi e la raffinatezza degli ori.
“Adesso – conclude Calanna – tutti potranno tornare ad ammirarla”.