CATANIA – “Se chi oggi parla avesse letto con maggiore attenzione la sentenza del Tar sul ricorso Di Fiore-Iaquinta, avrebbe forse evitato gaffe su una vicenda che qualcuno vorrebbe strumentalizzare a fini politici. Il provvedimento riconosce ai ricorrenti un indennizzo di poche migliaia di euro, ed è ben lontano dall’inficiare il completamento della demolizione dello scempio dell’ex Palazzo delle Poste, nonché la costruzione della futura moderna Cittadella giudiziaria. I lavori in viale Africa riprenderanno a breve, mentre va avanti l’iter di un’opera storica, l’unico che era possibile intraprendere nel rispetto delle normative sia sul piano del Codice degli appalti che sotto il profilo urbanistico”.
Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, a proposito della recente sentenza del Tar di Catania riguardo i lavori di demolizione dell’ex Palazzo delle Poste di viale Africa.
“Per fare ordine – preannuncia Falcone – dinanzi al travisamento dei termini della questione e alle eccessive speculazioni di queste ore, entro il mese di settembre convocheremo un incontro con la città, aperto alle associazioni e a tutti coloro che vorranno esserci, e dibatteremo sulle ragioni dell’iter stabilito e dell’opera stessa. Il Governo Musumeci va avanti sulla Cittadella giudiziaria, infrastruttura attesa da decenni che coniugherà l’obiettivo di una sede moderna e prestigiosa per la Giustizia etnea, alla necessità di riqualificare un’area di Catania – conclude l’assessore – che era stata dimenticata da tutti, dando vita a un nuovo balcone sul nostro mare”.
A sollevare la questione era stato oggi il M5S etneo.