PALERMO – “Lampedusa scoppia di nuovo, con quasi settecento persone. A Pozzallo nuovi positivi. A Marzamemi sbarcati in quaranta. A largo di Pozzallo ONG con a bordo duecentoquaranta persone. Ecco i primi frutti della sospensione della mia ordinanza. Lunedì proseguiranno le ispezioni sanitarie in 40 centri di accoglienza. E martedì a Lampedusa. Non ci fermiamo, perché stiamo tutelando la salute di tutti”.
Così in un video pubblicato sul suo profilo Facebook il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo la decisione del Tribunale amministrativo regionale sull’ordinanza emanata nei giorni scorsi dal governatore. “Quella adottata dal magistrato del Tar di Palermo è una decisione cautelare che non condividiamo – aveva detto nelle scorse ore Musumeci – e che è stata assunta senza neppure ascoltare la Regione, come può essere concesso a richiesta della parte e come noi abbiamo formalmente chiesto, non avendo potuto depositare le nostre difese”.
“Tuttavia – aveva proseguito il governatore – se in pochi giorni sono stati trasferiti oltre 800 migranti è la dimostrazione che serve denunciare il problema ad alta voce. Sulla nostra competenza in materia sanitaria non faremo un solo passo indietro. Martedì mattina sarà a Lampedusa la nostra task force e nei giorni successivi saranno verificati accuratamente gli oltre 40 Centri di accoglienza che sono censiti in Sicilia. È una battaglia di civiltà dalla quale non ci possiamo esimere. Al governo di Roma chiedo ancora una volta di proclamare lo ‘stato di emergenza’ su Lampedusa” e di esercitare nei fatti le competenze che rivendica. Altrimenti sono solo chiacchiere e i problemi restano tutti sulle spalle e sulla pelle dei siciliani”.