Vivere la montagna in sicurezza: i consigli utili

Etna maratona
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Dopo la necessaria sosta forzata degli scorsi mesi, oggi siamo nuovamente in grado di percorrere i sentieri, di visitare le grotte, di arrampicare le pareti, di andare lungo le forre.
È importante affrontare questi ambienti con responsabilità, consapevolezza ed attenzione, seguendo alcuni semplici accorgimenti.
Durante la stagione estiva, in particolare alle nostre latitudini, i rischi di disidratazione, colpi di sole e di calore, affaticamento sono frequenti. Per questo, è necessario affrontare le escursioni con adeguata scorta di acqua e abbigliamento tecnico traspirante, evitando le ore più calde della giornata.

Anche se d’estate, controlliamo il meteo nei giorni precedenti e nel giorno dell’escursione. In caso di improvvisi temporali e di pericolo di fulmini, teniamoci lontani da rocce appuntite, da fili, alberi o rupi isolate, mantenendo distanti da noi gli oggetti metallici.

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Ricordiamoci sempre di comunicare ai familiari, o al gestore dell’alloggio, il percorso e la zona che si intendono intraprendere, calcolando bene il tempo di percorrenza in andata e ritorno. Per le escursioni notturne è fondamentale conoscere perfettamente i sentieri che si intendono percorrere e dotarsi di sistemi d’illuminazione funzionanti e affidabili, come lampade frontali con batterie di ricambio (da evitare la lampada del telefonino…).

Portiamo con noi il GPS, per conoscere sempre la posizione e comunicarla in caso di emergenza, e carichiamo la batteria del nostro cellulare, tenendo la rete dati utilizzabile per essere individuati, nel caso di perdita di orientamento e smarrimento, con GeoResQ, un’applicazione scaricabile che fornisce un servizio di geolocalizzazione e di inoltro delle richieste di soccorso, dedicato a chi frequenta la montagna, gestito dal CNSAS e promosso dal CAI.

Qualora vi trovaste in difficoltà, segnalate correttamente ai soccorritori il luogo dove vi trovate, attraverso le coordinate GPS (se in vostro possesso) o descrivendo elementi caratteristici del paesaggio che vi circonda. Indicate il numero di persone coinvolte e la situazione di pericolo nella quale vi trovate.
Infine, teniamo sempre con noi gli strumenti di protezione da Covid – 19 obbligatori, previsti dalle attuali norme vigenti.
E ricordiamoci che qualsiasi intervento di soccorso in ambiente impervio prevede l’attivazione di squadre d’intervento, composte da personale (volontario) e mezzi di elevato standard tecnico. Proprio il senso di responsabilità e di prudenza dei frequentatori della montagna possono rendere correttamente spendibili l’impegno dei mezzi e l’abnegazione delle donne e degli uomini del CNSAS.
Per le emergenze in ambiente impervio, il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano – SASS è allertabile tramite il Numero Unico Emergenze #NUE 112, specificando che si richiede “un intervento di soccorso sanitario in ambiente impervio”.

È anche possibile richiedere l’intervento del SASS al numero diretto 3349510149, attivo h24.

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