Riceviamo e pubblichiamo
CATANIA – Un momento difficile per la sanità della provincia di Catania che oltre a soffrire per la grave pandemia da Covid-19, ha cambiato il modo di vivere di tanti cittadini che devono scontrarsi anche con un irto sistema di percorsi sanitari pieno di ostacoli e di gravi carenze strutturali e di personale. L’ospedale “Gravina” di Caltagirone ex fiore all’occhiello dell’area del calatino ad esempio, deve sopportare la mancanza di un ecografo in radiologia, dichiara Maurizio Cirignotta Rsu e Componente della Segreteria Territoriale della Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei – lo stesso infatti in carico alla U.O.C. di rianimazione viene prestato all’occorrenza per le urgenze e per le attività di routine, quando disponibile”.
“Dall’altro lato della medaglia una nota dolente è rappresentata dalla mancanza acuta in radiologia, cardiologia, medicina, psichiatria ed altri reparti di medici, infermieri e oss. figure che in seguito a pensionamenti e trasferimenti di vario tipo non vengono sostituiti con la massima celerità, in pratica si sta assistendo ad una vera emorragia di personale che non viene prontamente reintegrato con una conseguente dissolvenza dei servizi di assistenza h 24 ed h 12”.
“Il caso eclatante è quello della psichiatria adulti provinciale che su una dotazione organica di 376 unità di personale tra medici, infermieri, oss, tecnici della riabilitazione ed altro, ne ha in carico solo 316, mancano in pratica 60 unità e soprattutto le figure mediche, gli psicologi ed il personale del comparto – continua Cirignotta.
“La sola area MSDM1 Calatino opera su un panorama assistenziale di circa 500 utenti provenienti da tutta la Sicilia e dislocati oltre che nei reparti territoriali dell’ Asp Catania ed ospedalieri anche nella varie cooperative sociali e Cta private. In pratica si conta su risorse umane fatiscenti che devono sopperire ai bisogni di 15 comuni calatini ed alle varie urgenze che si propongono nel territorio ed in carcere giorno e notte”.
“Una problematica molto seria che va ad incidere anche sui Lea, vista la cronica mancanza di 5 medici e 4 psicologi in questo martoriato territorio, nel comparto invece mancano infermieri e personale di supporto, solo per la figura degli oss nel calatino si denota una mancanza di 7 unità”.
“Come sindacato Fsi-Usae vogliamo stimolare con la presente la direzione a fare delle scelte su un processo di semplificazione delle assunzioni che per i medici devono assicurare a chi sceglie di venire nel nostro territorio una continuità temporale basata sul concetto della parola “indeterminato” che certamente creerebbe una corsia preferenziale alla eventuale partecipazione ai concorsi, non si può continuare a mettere ‘pezze su pezze’ rappresentate da incarichi temporanei per chiudere aree sanguinanti che possono trasformarsi in vere emorragie a discapito dei cittadini “– conclude Cirignotta.