Covid, Sicilia prima regione per contagi: ottantanove casi, molti tra i migranti

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PALERMO – Tornano a salire i casi di coronavirus in Italia, dopo il calo nel weekend legato al minor numero di tamponi. Sono quattrocentododici i nuovi casi registrati a livello nazionale, per un incremento totale degli attualmente positivi di centonovantatré unità. I guariti nelle ultime ore sono stati duecentotredici, mentre risultano sei le persone decedute.

Maglia nera, nella giornata di oggi, la Sicilia, che con ottantanove positivi supera anche la Lombardia e il Veneto, rispettivamente a sessantotto e sessantacinque casi. A pesare nel computo sarebbe il focolaio individuato tra gli ospiti dell’hotspot di Pozzallo, nel ragusano, denunciato dall’Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza nel pomeriggio.

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“Ho appena appreso dai sanitari dell’Asp di Ragusa che a Pozzallo altri 64 migranti sono risultati positivi al Coronavirus – ha detto l’Assessore – Tutto questo in un solo giorno! Spero che adesso si capisca perché da mesi parliamo della necessità di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma. Le (non) decisioni adottate stanno contribuendo drasticamente al contagio continuo dei migranti tra loro con pesanti ripercussioni in termini di sicurezza”.

“Spero che ora tutti comprendano che nessuno ha mai voluto strumentalizzare alcunché – ha concluso Razza – semmai si sta verificando semplicemente quello che avevamo rappresentato da subito alle autorità competenti. La Sicilia non lo merita”.

Frattanto  il prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, ha annunciato che arriverà l’Esercito a presidiare l’hotspot di Pozzallo. I casi totali di Covid-19 tra i migranti ospiti nella struttura sono oltre settanta. I militari arriveranno lunedì prossimo.

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