Migranti, Musumeci attacca il Governo: "Sicilia trattata come una colonia"

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CALTANISSETTA – “È sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che ‘tutto va bene'”. Il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci torna ad attaccare l’Esecutivo sul tema della gestione dei flussi migratori, all’indomani della fuga di oltre cento ospiti del Cara di Pian del Lago, a Caltanissetta.

La fuga dal centro di accoglienza è avvenuta ieri e ha riguardato oltre centottanta rifugiati. Le forze dell’ordine ne hanno intercettati quasi subito una decina, mentre nelle ore successive sono state fermate circa cento persone. Il Cara, a quanto si apprende, ospitava in tutto trecentocinquanta migranti, alcuni dei quali in quarantena. Secondo il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, nessuno di loro sarebbe positivo al tampone.

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“Ho già chiesto al governo nazionale di non inviare più migranti al Cara di Caltanissetta – ha scritto Gambino – Adesso è arrivato il momento in cui ciascuno si prenda le proprie responsabilità. Se i centri di accoglienza non sono abbastanza sicuri, come mi era stato garantito, prima vanno rafforzate le misure di protezione e poi si passa al resto. In caso contrario non possiamo vivere, nessuno può, in una situazione di preoccupazione continua. Lo stato di diritto non può consentire che ciò avvenga – ha concluso il sindaco di Caltanissetta – E non lo consentirò neanche io”.

Questa mattina l’attacco del presidente della Regione. “Avrete già letto dei cento migranti scappati a Caltanissetta – scrive Musumeci – Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall’Hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell’ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. È semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che ‘tutto va bene’. Pretendo rispetto per la Sicilia, non può essere trattata come una colonia. Abbiamo dato disponibilità e chiediamo reciprocità – avverte il governatore – ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c’è troppa improvvisazione e superficialità”.

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