CATANIA – Seconda manifestazione di “Isola senza catene”, la campagna contro il caporalato e lo sfruttamento, che oggi ha scelto come nuova tappa dimostrativa il Centro Commerciale Porte di Catania con la presenza dei segretari generali di Cgil, Filcams, Fillea e Flai, e un’attenzione particolare ai lavoratori del settore commercio.
Già all’inizio della manifestazione, il direttore del centro ha comunicato ai sindacati di non gradire la loro presenza, ma l’iniziativa non si è arrestata. “Manifestare è un nostro diritto e la Cgil non si zittisce con le intimidazioni. Oggi pomeriggio presenteremo un esposto all’Ispettorato del Lavoro – ha dichiarato il segretario generale della Camera del Lavoro di Catania, Giacomo Rota– affinché sia fatta luce sulle eventuali irregolarità a proposito della gestione dei lavoratori e dei contratti in questo centro, ma la nostra manifestazione, e soprattutto le nostre preoccupazioni, valgono per qualunque Centro commerciale del Catanese. Ci spiace che anziché dimostrare rispetto per chi chiede che vengano applicati diritti sanciti dalla Costituzione, si pretenda silenzio”.
Per il segretario generale della Filcams, Davide Foti: “È un problema generalizzato: nei centri commerciali ci si imbatte in lavoro grigio, o in episodi di sfruttamento o in paghe davvero troppo basse. Non abbiamo mai avuto paura di denunciare questi aspetti. Sarebbe ora che ci si passasse la mano sulla coscienza: se si verificassero le condizioni dei lavoratori dentro i centri commerciali si scoprirebbero aspetti importanti. Il nostro slogan nazionale è ‘Vogliamo un lavoro libero senza sfruttamento’.
La Filcams Cgil di Catania si confronta duramente con imprese che puntano a ridurre il costo del lavoro, accentuando dinamiche del sommerso e alimentando il precariato di tutte le lavoratrici e i lavoratori del terziario, del commercio, del turismo, dei servizi (appalti) e del lavoro domestico (colf e badanti). Profili essenziali che devono ancora misurarsi con il lavoro nero e forme di assunzioni instabili e irregolari, contratti part-time fittizi, ferie non pagate e riposi non riconosciuti, o con Partite Iva usate per supplire a prestazioni di carattere subordinato ma senza tutele. Si tratta di lavoratori strategici ma troppo spesso invisibili, marginalizzati e precari”.
L’iniziativa “Isola senza catene” è stata promossa dalla Camera del lavoro insieme alla Flai (lavoratori dell’Agroindustria), alla Filcams (lavoratori Commercio, Turismo e Servizi), e alla Fillea (lavoratori dell’Edilizia) contro il caporalato, lo sfruttamento del lavoro e il lavoro nero. Il prossimo appuntamento è previsto per il 23 luglio, sempre alle ore 9:30, al Lido Piramidi di Catania, lo stabilimento sequestrato per infiltrazioni malavitose qualche anno fa ma oggi di nuovo in vita grazie ad una nuova e trasparente gestione . Anche in quel caso saranno presenti i lavoratori del settore commercio e turismo della Filcams Cgil di Catania.
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