CATANIA – Era nell’aria già da tempo e, alla fine, è successo: sono scattate le manette ai polsi di S. F., classe 92, sorpreso, nella serata di ieri, a esercitare l’attività di posteggiatore abusivo in viale Ruggero di Lauria, nei pressi di un noto supermercato.
A causare l’arresto non è stato in sè il fatto che l’uomo stesse esercitando illegalmente come guardiamacchine, ma la violenta reazione opposta agli operatori della Volante che lo hanno controllato sul posto, ciò a riprova – ove ce ne fosse ancora bisogno – del fatto che questo fenomeno non è da sottovalutare sotto il profilo criminale.
Nell’aggressione che lo S. ha portato ai due agenti, si può leggere l’affermazione tracotante di quel diritto (del tutto inesistente e, anzi, contrario ad ogni principio di legalità) che l’uomo accampava sul suo “posto di lavoro”, sfociato senza alcun freno nell’inevitabile reato, conseguenza di una condotta deviata all’origine.
L’accusa rivolta nei confronti dell’uomo è di violenza e resistenza a P.U. e ha portato lo S. agli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima che si terrà nella mattinata odierna.
Sempre più deciso a eradicare questo odioso fenomeno criminale, il Questore di Catania Mario Della Cioppa ha vieppiù incrementato i servizi di controllo del territorio dedicati; ma è dai diuturni servizi di pattugliamento che giungono i risultati più eclatanti e “sostanziosi”. Basti pensare che nel corso della settimana sono stati controllati e sanzionati ben 17 posteggiatori abusivi, con un totale di 6.168 euro sequestrati quali provento dell’illecita attività. Le zone poste a controllo spaziano dal litorale della Plaja alle vie del centro storico e a quelle interessate dalla presenza di uffici pubblici, quali quelle a ridosso di piazza San Domenico e di piazza Della Borsa.
Che si trattasse di un affaire lucroso potevamo ben immaginarlo, la reazione violenta dello S. che non voleva rinunciarvi lo ha ben dimostrato, e con il suo arresto si alza l’asticella dell’azione di controllo e di contrasto che saranno sempre più stringenti, fino alla completa scomparsa dal territorio di questi “taglieggiatori da strada”.