PALERMO – È online da poche ore ma sta già crescendo in visualizzazioni e consensi che giungono ora dopo ora da diversi Paesi del Mediterraneo. Praticamente da dove provengono le donne leader che ne sono protagoniste. S’intitola “The World is mine” il video che MEDITER ha prodotto come frutto del lungo viaggio di Jasmine, la Rete delle donne leader nel Mediterraneo costituita a Palermo nel novembre 2019. Questo il link: https://youtu.be/aN3GvkO0sbc
Testimonial d’eccezione di questo network, sono 20 donne leader provenienti da 12 Paesi (Italia, Francia, Spagna, Libano, Tunisia, Marocco, Libia, Algeria, Egitto, Giordania, Iraq e Palestina), capaci di animare un turbinio di suggestioni, donato in ogni frame che permette un vero e proprio viaggio nelle emozioni, sottolineato dalle foto di Eleonora Orlando. Le riprese video e audio sono di BIBA Tour, creativamente montate dal video maker Ninni Motisi.
Un racconto, quello di Jasmine, che nasce nell’ambito della fase III del progetto “Amina”, iniziativa promossa dall’ONG MEDITER Aisbl Bruxelles nell’ambito del Programme thématique «Organisations de la Société Civile et Autorités Locales (OSC-AL)» en Algérie (2015-2016) Référence EuropeAid/150492/DD/ACT/DZ – DEVCO – in partnership con l’ONG algerina «Touiza de Wilaya d’Alger » e con i Comuni di Palermo e di Algeri Casbah.
E proprio nel capoluogo siciliano, lo dicevamo prima, lo scorso novembre, la Rete Jasmine ha sottoscritto un documento programmatico per la realizzazione della Carta delle Donne Leader nel Mediterraneo, vivendo e facendo vivere un fondamentale momento di condivisione degli obiettivi e della mission del network. Rete, che tra i suoi obiettivi, garantirà un’assistenza nella gestione amministrativa, politico-istituzionale come anche di imprese profit e non profit, sviluppando relazioni strategiche, favorendo la cooperazione tra le due rive del Mediterraneo, rafforzando l’influenza delle donne nelle decisioni, facilitando la crescita di un management di donne nella Regione e supportando le dinamiche di genere.
Un grazie particolare va al sindaco, Leoluca Orlando, che ha fortemente voluto che Palermo fosse il punto di incontro delle donne leader, perseguendo l’obiettivo di fare del capoluogo siciliano un Hub del Mediterraneo nel quale fare confluire risorse, talenti, personalità, percorsi di vita. Tessere di un mosaico, che fanno di Palermo una città nella quale la bellezza possa fare da padrona.
Affascinante il viaggio di Jasmine, nome simbolo di riscatto, comprensibile e condiviso sia in Europa sia nel mondo Arabo, in tutte le sue diverse interpretazioni, associato a un fiore, ma anche alla storia di una donna che rifiuta un destino di subalternità e sottomissione. Testimonial e madrine di questo network, infatti, le 20 donne leader portano con loro la voglia di cambiamento culturale radicale, scommettendo sui talenti e sulle abilità di quante altre aspirano a ruoli di leadership nel Mediterraneo.
«La sfida è quella di un cambiamento culturale radicale – spiega il presidente di MEDITER, Victor Matteucci – , scommettendo sul talento, sul coraggio e sulla competenza delle donne, un messaggio indirizzato soprattutto alle nuove generazioni che aspirano a ruoli di leadership nel Mediterraneo. Forza e determinazione che tutte le donne della Rete hanno nel cuore e che esprimono attraverso la profondità dei loro sguardi per dire a tutte che il mondo può e deve appartenere alle donne».
Come “la forza del futuro e della speranza” che il video ci regala anche attraverso i brani che sottolineano la narrazione e che sono stati gentilmente donati a Jasmine da Nawel Ben Kraïem, giovane artista tunisina capace di “graffiare l’anima” attraverso la sua musica, tanto fantastica quanto dolorosa, esempio anche lei di una capacità di riscatto che travalica ogni confine.
Tutti felici gli attori di questo video che, con la loro energia, hanno consentito di dare vita a quello che è solo il primo di una serie di frutti che Jasmine genererà nei prossimi mesi.
Le donne leaders della Regione Mediterranea: Sabrina Abdelhak, Nehad Abolkomsan’, Bissan Ahmed, Farida A. Allaghi, Suzan Aref, Samira Baghdadi, Enaam Barrishi, Letizia Battaglia, Soukeina Bouraoui, Maria Cuffaro, Diana Çuli, Rita (Ghita) El Khayat, Boutheina Gribaa, Shatha Habahbih, Nuria Viñas LLebot, Aicha Beya Mammeria, Ramon Surina Montserrat, Pia Gras Moreu, Benedetta Oddo, Valérie Shneider, Simone Sussikind.