BRONTE – “Non solo in anestesia, l’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte è carente di medici in diversi reparti ed è arrivato il momento di capire il perché”.
A denunciarlo è il sindaco Graziano Calanna che, dopo un lungo periodo di osservazione su attività e turni in ospedale, decide di chiedere al direttore generale dell’Asp 3 di Catania ed all’assessorato regionale alla Salute l’organigramma di tutti gli ospedali del catanese, per rendersi conto se Bronte rispetto agli altri è trascurato.
“Il direttore dell’Asp, dott. Maurizio Lanza – afferma il sindaco – sappia che non accettiamo queste condizioni e chiediamo trasparenza. Da notizie assunte, infatti, sembra proprio che la carenza di medici si registri maggiormente negli ospedali di periferia come Bronte. Sapere quanti medici operano nei reparti di ogni ospedale sgombrerebbe il campo dal sospetto che ci siano ospedali di città o vicini alla città con organici al completo ed ospedali di periferia che soffrono. Qualcuno sostiene che i medici non gradirebbero lavorare in periferia, ma se così fosse bisogna correggere qualcosa”.
Calanna lo dice dopo aver verificato che nell’ospedale di Bronte gli anestesisti sono sottoposti al turni massacranti, in Pronto soccorso di giorno è presente un solo medico, come in Ortopedia che condivide il Direttore, nel Laboratorio analisi i medici sono 2 e dovrebbero essere 4 e non esiste la reperibilità cardiologica perché l’unico cardiologo regge l’ambulatorio: “Da novembre gli anestesisti effettuano da 8 a 10 turni in più al mese. – spiega – ed ogni turno sono 6 ore di lavoro. Si rischia seriamente di avere ripercussioni dal punto di vista psicofisico e quando si è stanchi l’errore e sempre in agguato. Una volta gli anestesisti in servizio a Bronte erano 7, oggi sono solo in 5, ma di questi solo 4 effettuano turni e reperibilità. Ci vorrebbero almeno altri 2 medici”.
Per Calanna la situazione nel Pronto soccorso è ancora più grave: “Non volevo crederci. – afferma – I medici dovrebbero essere 13, invece sono appena in 4 più 4 medici del 118. Risultato? Di giorno nel Pronto soccorso opera un solo medico, quando dovrebbero essere almeno in 2, ed i tempi di attesa si allungano. E non è che in altri reparti la situazione sia migliore. Ho – aggiunge – come la sensazione che nei momenti di difficoltà e di carenza di personale ad essere penalizzati sono solo gli ospedali di periferia, come quello di Bronte”.
Per il sindaco il difficile rischia di dover ancora arrivare: “Certo, – spiega – ed arriverà appena i medici chiederanno di poter usufruire legittimamente delle ferie. E se la qualità del servizio diminuisce per carenza di medici, non mi vengano in futuro a dire che il Punto nascite non raggiunge i numeri previsti dai decreti”.
Graziano Calanna suggerisce una possibile soluzione: “Subito mobilità o comandi per almeno 30 giorni, trasferendo a Bronte i medici che mancano, altrimenti in estate si rischia il caos”.