Catania, proposta del M5s: buoni pasto non erogati per il sostegno alimentare

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CATANIA – In seguito all’emergenza sanitaria ed economica causata dal virus Covid-19, sono state prese diverse misure urgenti di solidarietà alimentare.

Il comune di Roma ha deciso di investire i risparmi derivanti dal mancato utilizzo dei buoni pasto dei lavoratori in “Smart working” per finanziare iniziative a sostegno dei cittadini più bisognosi che versano in condizioni di fragilità, come la spesa a domicilio.

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Il nostro comune si è già fatto promotore della campagna “Catania Aiuta Catania”, finalizzata alla raccolta fondi per l’acquisto di pacchi spesa per i cittadini in difficoltà economica, da devolvere al Banco Alimentare, ed è stato aperto un conto corrente dedicato alle donazioni.

“Perché non investire, sulla falsariga di quanto fatto dall’amministrazione Raggi, le somme risparmiate dalla mancata erogazione dei buoni pasto (oppure quelli donati dai dipendenti) per il potenziamento del fondo ‘Catania aiuta Catania’? O, in alternativa, destinarli alle famiglie indigenti?” dice il consigliere Graziano Bonaccorsi, che come primo firmatario ha presentato, insieme al gruppo consiliare del M5s, una proposta ufficiale al sindaco Pogliese. “Sarebbe un ulteriore aiuto per tutti i cittadini che stanno vivendo momenti di pesanti disagi economici – aggiunge – in linea, tra l’altro, con l’articolo 1 dello Statuto comunale, in cui si stabilisce che il Comune fonda la sua azione sul rispetto della persona e sulla solidarietà”.

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