CATANIA – La casa editrice Carthago non si ferma, pur rispettando le istruzioni date dal Decreto Ministeriale. Due sono le iniziative intraprese dalla società per contrastare gli effetti negativi e per supportare i loro autori: Caffè con l’Autore e Libri in onda.
Il caffè con l’autore si svolgerà nella Libreria Fenice, sita in via Giuseppe Garibaldi 133, a Catania, ogni venerdì alle ore 12,00, il primo appuntamento sarà venerdì 13 marzo. Il proprietario della libreria, Alfredo Polizzano, converserà con gli autori, presentando al pubblico che lo seguirà da casa, ogni settimana un libro insieme all’autore. Venerdi 13 marzo l’autrice che interverrà in questa nuova presentazione online è Rossella Jannello con i libri La Bella Angelina e Lo Straordinario dell’Elefante. Queste presentazioni potranno essere seguite sulla pagina facebook https://www.facebook.com/Libreria.Fenice/ o all’indirizzo Instagram https://instagram.com/libreriafenice?igshid=tjgastw4ieep.
Libri in Onda, invece, sarà curata dall’autore e formatore, Roberto Biasotti, che ha pubblicato con Carthago Edizioni, La Voce degli Animali. Sarà un dialogo tra Biasotti e gli autori Carthago. Il primo appuntamento sarà mercoledì 11 marzo, alle ore 20.00 e si potrà seguire collegandosi alla pagina facebook https://www.facebook.com/robby.biasotti
Di seguito il calendario:
11 Marzo – Gabriella Vergari, Capriccio Siciliano;
18 Marzo – Teresa Tufo (3 libri), Micol – Selene – Mirea;
25 Marzo – Davide Bruno, Di tutto il resto in mezzo;
1 Aprile – Ionella Consolata Emmanuele, Nunet – Io e lei.
Non bisogna dimenticare che in qualsiasi momento della vita ascoltare di letteratura o leggere libri può far meglio dimenticare i periodi bui e far trascorrere meglio il tempo, non a caso il grande Cesare Pavese: La letteratura è una difesa contro le offese della vita.
Ecco le sinossi.
Caffè con l’Autore
Rossella Jannello – La Bella Angelina
Catania, 1911. Angelina Mioccio, figlia di una famiglia benestante di origini ebraiche, muore suicida lanciandosi dal torrione del Castello di Leucatia, dono del padre per l’imminente matrimonio della figlia con un buon partito, come nelle migliori tradizioni dell’epoca. Una decisione contrastata in ogni modo da Angelina, fino all’esito fatale. Da allora, storia e leggende si intrecciano intorno alla vicenda della giovane donna e del suo spirito che sembra aleggiare ancora oggi nel “suo” castello. Mentre la sua salma, agghindata con quell’abito da sposa che lei non avrebbe mai voluto indossare, giace tuttora, imbalsamata e dimenticata, nel cimitero monumentale del capoluogo etneo. Ne La Bella Angelina l’Autrice ripercorre, con una modalità stilistica avvincente, quanto elegante e poetica, i tanti fili che si snodano attorno a questa vicenda, dall’inizio sino ai giorni nostri. Tuttavia, La Bella Angelina non è solo la storia di una giovane donna e della sua famiglia: è la storia di una città e di una comunità in un’epoca, quella della Belle Époque, lontana per usi e costumi da quella attuale, ma ancora viva e affascinante. Ed è in quell’epoca che Rossella Jannello ci trasporta, con pathos emotivo e perizia di cronaca.
Rossella Jannello – Lo Straordinario dell’Elefante
C’è un’altra Catania oltre la Platea Magna di piazza Duomo, oltre al salotto buono di via Etnea. Piena di misteri. All’ombra dell’Elefante simbolo di Catania sono avvenuti nel tempo tanti fatti strani. Storie di nera, pure eclatanti, costate vite umane e tanto dolore, che non hanno mai trovato una soluzione. Luoghi maledetti che nei secoli sono stati al centro di inspiegabili vicende. Personaggi fra genio e follia, protagonisti di vicende particolari, leggende metropolitane che hanno trasformato in un attimo il falso in vero. Ed è proprio attraverso questi impervi sentieri che si inerpica il libro di Mario Bruno e Rossella Jannello. Cronisti di razza per il quotidiano catanese “La Sicilia”, hanno assistito da testimoni a tutto quello che nel libro raccontano, cercando sempre di separare il falso dal vero, andando all’essenza dei fatti. Il risultato è un libro diverso: più che un catalogo, un romanzo, che farà scoprire ai lettori una Catania diversa e meno conosciuta. Appunto, “Lo Straordinario dell’Elefante”.
Vincenzo Giuseppe Baldi – Il Tappeto – Incroci di trame possibili
In ogni casa c’è la stanza buona, interdetta alla vita familiare quotidiana ma pronta ad essere orgogliosamente sfoggiata quando arriva l’ospite buono. E in ogni stanza buona fa bella mostra di sé il tappeto prezioso. Questo, lungi dall’essere semplice orpello, in realtà rivela il suo essere copertura e mascheramento dei segreti più arditi. Segreti che nascondiamo a noi stessi e dinnanzi ai quali finiremmo per sentirci stanati, bloccati, disarmati. Sarà questa riflessione a dare il La alla storia di Salvo, promettente architetto in cerca di emancipazione dalle sue origini, e di Flora, elegante nobildonna palermitana avvezza ad intrattenere ospiti nel suo salotto cittadino e particolarmente colpita dal talento creativo, mai spudorato o invadente, del giovane professionista. Ma quello che nasce come rapporto professionale è destinato a tramutare in qualcosa di più profondo e misterioso, che neanche i protagonisti sanno comprendere fin dove li condurrà. Finiranno così per rendersi poco a poco conto che i fili della vita tramano e ordiscono infinite strade possibili e che, forse, nulla avviene mai per caso, specie quando a incrociarsi sono anime affini. A fare da cornice a Flora e Salvo alcuni amici
Duccio Di Stefano L’Angelo di Pietra – La Barca del Destino
“Tempo sospeso” di Stefania Germenia si compone di tre racconti e una raccolta di poesie in coda all’ultimo racconto. Si tratta di tre storie concluse e quindi leggibili indipendentemente l’una dall’altra. Incorniciate da un luogo fisico, la casa dei nonni, che è anche e soprattutto il luogo dell’anima all’interno. Luogo nel quale Rosa, la protagonista unica dei racconti, è visibile, prima a sprazzi, poi in maniera sempre più nitida. In questo contesto Rosa rivela la sua storia di donna e madre che vive e non sopravvive, ha il coraggio di lottare, scegliere, sbagliare, attraversare il dolore in nome del suo più grande amore: la vita.
Stefania Germenia – Tempo Sospeso
“Tempo sospeso” di Stefania Germenia si compone di tre racconti e una raccolta di poesie in coda all’ultimo racconto. Si tratta di tre storie concluse e quindi leggibili indipendentemente l’una dall’altra. Incorniciate da un luogo fisico, la casa dei nonni, che è anche e soprattutto il luogo dell’anima all’interno. Luogo nel quale Rosa, la protagonista unica dei racconti, è visibile, prima a sprazzi, poi in maniera sempre più nitida. In questo contesto Rosa rivela la sua storia di donna e madre che vive e non sopravvive, ha il coraggio di lottare, scegliere, sbagliare, attraversare il dolore in nome del suo più grande amore: la vita.
Giovanni Lo Giudice – La Voce della mia Terra
Mi diceva sempre di tenere sotto controllo la mia mente perché rappresenta un “laboratorio instancabile” capace di produrre i pensieri più disparati.
Il nostro cervello spesso si comporta com un filo di capello che va dove lo porta il vento, sta a noi indirizzarlo verso la giusta direzione Giovanni Lo Giudice – La Voce Della Mia Terra
Nuccio Puglisi -Centootto volte più grande del sole
Cos’hanno in comune una maturanda, amante del baseball, e un uomo, innamorato della matematica e della filosofia? Alessandra ha diciotto anni, grandi occhi verdi, vivi ed aperti sul mondo, capelli neri perennemente raccolti in due codini. Frequenta la terza liceo e ama giocare con i Greenrays, sebbene sia l’unica ragazza in squadra. Padre Giovanni è un sacerdote, ha trentanove anni ed un nipotino, Lorenzo, che adora. Ama la matematica perché convinto che racconti dell’esistenza di Dio come e più di qualunque altra disciplina esistente. A farli incontrare prima, a legarli in maniera indissolubile poi, saranno una malattia, una corsia d’ospedale, una cavalcata verso la maturità dell’anima ed un filo la cui apparente invisibilità si dimostrerà essere inversamente proporzionale alla sua ancestrale potenza. E quei casi della vita che alcuni chiamano destino, altri inconscio, altri ancora provvidenza. Intorno a loro ruotano tante altre storie: quella di Maria Rita, Lucio ed Anna; quella di Enza e di Riccardo; quella di Giraldi, del piccolo Lorenzo e della famiglia di padre Giovanni. Il passato nella misericordia di Dio, il futuro nella sua provvidenza, il presente un atto d’immenso amore; così potrebbe riassumersi Centootto volte più grande del sole. Un romanzo che apre al senso, intessendo un’indistricabile relazione tra la forza del reale e l’intensità della metafora e del simbolo, che percorrono ogni singola pagina. Un romanzo che parla della vita, del valore delle cose che siamo chiamati ad affrontare e ad attraversare, della potenza dell’amore, unica vera panacea alla morte.
Don Vittorio Rocca – Dove sono gli uomini responsabili?
Dove sono gli uomini responsabili? È un quesito, questo, che dovrebbe scuotere nel profondo l’animo degli uomini e delle donne che vivono nella società d’oggi. Il prof. don Vittorio Rocca, partendo dalla convinzione che la coscienza è un dato costitutivo e distintivo della persona e che l’uomo vale la sua coscienza come pure dalla constatazione della crescente consapevolezza dell’importanza della coscienza per vivere la complessità e la rapidità che caratterizzano la società di oggi, prospetta il problema della questione educativa e, con questo volume, si propone di dare un contributo alla formazione della coscienza e al discernimento morale. Il lettore è aiutato a comprendere gradualmente cosa sia il discernimento morale senza mai perdere di vista il punto di riferimento essenziale: Gesù Cristo. L’ampio e ben articolato sviluppo logico del discorso e dei capitoli, lo stile chiaro ed iconico, il linguaggio semplice e puntuale ne rendono facile e attraente la lettura.
Sinossi
Libri in onda
Gabriella Vergari – Capriccio Siciliano
Con questo Capriccio Siciliano – afferma Vincenzo Spampinato nella Prefazione – Gabriella Vergari non solo è riuscita a far esistere la nostra Terra, ma addirittura a farla resistere nelle sue tradizioni e contraddizioni, nei suoi silenzi e nelle sue canzoni, facendola diventare lo spartito che tutti vorrebbero suonare. Questo Capriccio non è stravaganza puerile e incaponita ma, in accezione tecnica (e auspicabilmente melodiosa), componimento a proprio modo musicale al limite dell’improvvisazione. Una dichiarazione d’amore per la Sicilia, di cui essere suonatori e ascoltatori insieme. Un modo per entrare nel mood giusto e poterla abbracciare nelle sue sfaccettate dimensioni, ma soprattutto nei suoi mille volti, odori e colori.
Teresa Tufo – Micol
L’amore va oltre tutto e tutti, riesce a dare senso alla vita, sfiora e penetra l’anima. L’amore vero, unico, più forte del dolore, l’amore che salva e porta ad una nuova esistenza. Un rapporto tormentato ed intenso quello tra Fabio e Micol, il cui passato cela un tragico segreto. Un passato i cui segni porta addosso e dentro Micol, che finisce per ritrovare se stessa accanto all’uomo della sua vita. Una donna che ha perduto la propria anima a causa dei fantasmi del passato ma che incontra l’uomo che riesce a legarla a sé con il suo amore incondizionato, un uomo dagli occhi profondi come l’oceano, che sa guardare oltre l’apparenza e svela l’essenza di una donna forte e fragile, dolce e passionale. Micol appare distante, lontana, assente. Un mistero la rende diversa dalle altre donne. Sì Micol è diversa, è riuscita a sopravvivere dopo aver vissuto l’inferno, si fida dell’uomo che le è accanto, dei suoi sentimenti, della sua sensibilità, ma non riesce ad affidarsi a lui completamente. È il sentimento profondo che prova, a spingere Fabio ad affrontare i demoni di Micol e a ritrovare la felicità che credeva di aver perduto per sempre. Pur nella tragicità degli eventi, un miracolo unirà i due protagonisti per sempre.
Teresa Tufo – Selene
Nella cornice di una Londra dalla bellezza regale e gotica, grande e caotica, Selene, lascia il suo paese per andare a vivere nella capitale aperta al mondo, multietnica e multiculturale. Il suo nome significa «Luna» ma non indica semplicemente un corpo celeste. Rappresenta la sfera del femminile nella sua espressione più completa, raffigura la capacità di creare uno scambio emotivo attraverso sentimenti e stati d’animo tanto da dar vita ad un legame intimo e profondo. Distante dall’Italia, riparte da se stessa e ricomincia una nuova vita al fianco di Daniele. Affidabile, premuroso, attento, la sua àncora, il porto sicuro, la scelta migliore che abbia fatto. Fino al momento in cui riappare l’immagine dell’uomo da cui deve stare lontana. Lorenzo. Le loro vite si incontrano e scontrano fino al distacco doloroso che la costringe a raccogliere i pezzi del suo cuore e a ricostruire una vita senza di lui. Eppure un legame invisibile li tiene uniti, nonostante il tempo e la distanza, le strade diverse, la vita intrapresa da ognuno. Uno di quegli amori che restano dentro per sempre ma che non si riescono a vivere mai completamente. Nella meccanica quantistica, due sistemi che interagiscono tra loro e poi vengono separati, diventano un unico sistema. Dirac ha elaborato una formula in cui si fondono l’oggettività di una equazione della fisica e la poetica di una relazione d’amore: come particelle quantiche, esistono persone che, anche se si separano, continuano a portare dentro una parte dell’altra, restando indissolubilmente unite e intrecciate per tutta la vita.
Teresa Tufo – Mirea
Scegliersi e mai sciogliersi. Un “Filo” diviene “legàme” e quel legàme un “nodo” d’amore. Esistono legàmi profondi, fili invisibili che uniscono due persone, frammenti di divinità che si incontrano e si riconoscono. Fili preziosi e unici come “seta”, forte ed ineguagliabile come l’amore. Intrecciati gli uni agli altri, scelgono di divenire un “nodo” indissolubile sempre più stretto senza sciogliersi mai. Erede di un’azienda di lingerie molto quotata, bella, elegante e raffinata, ma al contempo, algida e glaciale, Mirea si ritrova a camminare sul “filo dell’esistenza” lasciandosi trasportare dal più universale dei sentimenti quando Alessandro irrompe nella sua perfetta esistenza e gli eventi della vita la conducono a guardare e a guardarsi e a far venire fuori la sua vera Essenza, il suo esser Donna. Un intreccio di dipendenza, complicità e amore fonde i loro destini. Nulla e nessuno, nemmeno il tempo e la distanza può sciogliere ciò che li incatena. Anche se sembrano essere due mondi lontani. Nonostante la tragicità di alcuni accadimenti, il filo che lega Mirea ed Alessandro riesce a superare ogni tempesta, perché solo l’amore avanza e si apre un varco verso l’infinito. Solo in questo modo quel legàme, quel “nodo” diviene saldo, forte, vivo, indistruttibile.
Davide Bruno – Di tutto il resto in mezzo
Questo non è un libro di poesie, di illustrazioni, o fotografie; non racconta un storia. Di tutto il resto in mezzo è un esperimento. Come una vita, un frullato stroboscopico di eventi, pensieri, passioni, paure e speranze, silenzi , suoni. “Scintille”, ossa, pensieri, muscoli, poesia, tendini, aforismi; un senso senza apparente ordine da sfogliare, da ascoltare in silenzio. Leggendolo e passeggiandoci in mezzo una volta noterete una quercia in fondo al viale, altre volte, le margherite alla vostra sinistra, altre volte solo la polvere sulla strada.
Ionella Consolata Emmanuele – Nunet – Io e lei
Giovane, inquieta, affascinante. Sfuggente nello spirito e offesa nel corpo. Questo il ritratto di Nunet, quando la vita la metterà di fronte alla prova più grande: cercare se stessa, guardando nel profondo della propria anima. Nel farlo Nunet si troverà a familiarizzare con la sua parte più irrequieta e selvaggia. Dovrà riparare il suo istinto ferito, apprendere dagli aspetti inconfessati della sua psiche, proclamare i desideri più nascosti per sé e per i propri cari oltre e, soprattutto, contro ogni cliché. Tutto ciò le richiederà, per dirla con Pinkola Estès, una resistenza sconfinata e mistica. La traghetterà nel mondo dell’archetipo della donna lupo: robusta, piena di energia, di forza vitale, capace di dare la vita e, al contempo, accarezzare la morte fino a rinascere rianimata e consapevole. Inventiva, leale, errante, resiliente, Nunet vagherà, faticherà, scenderà negli abissi della propria Ombra, per poi scoprire che solo nell’amore puro e incondizionato, ma non annichilente, risiede il senso arcano e arcaico del vero Sé.