Turismo, il Parco Naxos Taormina al TourismA di Firenze con il Gotha dei siti italiani

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GIARDINI NAXOS – Il Parco Archeologico Naxos Taormina nel Gotha dei grandi parchi italiani riuniti a Firenze per TourismA, il salone dell’archeologia e del turismo culturale che dal 21 al 23 febbraio vedrà addetti ai lavori, tour operator e agenzie di viaggio specializzate in itinerari monumentali, artistici e paesaggistici nella penisola.

Sabato 22 febbraio, infatti, nel corso del convegno “A spasso nel tempo”, il direttore del Parco Naxos Taormina, l’archeologa Gabriella Tigano – introdotta da Giuseppe Parello, dirigente del Servizio Parchi e Siti Unesco della Regione Siciliana che illustrerà la rete dei parchi nell’isola – interverrà sui nuovi percorsi di valorizzazione e i progetti in fieri confrontandosi con i vertici dei maggiori siti italiani, fra i quali la direttrice del Colosseo (Alfonsina Russo), del Parco di Ercolano (Francesco Sirano), della Fondazione RavennAntica (Giuseppe Sassatelli); del Parco Archeominerario di San Silvestro Parchi di Val Cornia, in Toscana (Debora Brocchini). Con il Teatro Antico di Taormina, il Parco si è piazzato al settimo posto – preceduto dalla Valle dei Templi di Agrigento, al sesto – nella classifica dei primi dieci monumenti con il maggior numero di visitatori in Italia nel 2019.

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Tre gli appuntamenti a TourismA per il Parco Naxos Taormina, presente nello stand della Regione Siciliana: si tratta di due convegni d’impronta scientifica preceduti, venerdì 21, dal workshop sul turismo culturale durante il quale i funzionari del Parco incontreranno decine di buyers dei tour operator per far conoscere l’offerta dei vari siti insieme al patrimonio paesaggistico e naturalistico del territorio, che già dal Settecento era meta turistica del Grand Tour per l’aristocrazia europea.

Spiega la Tigano: “Dopo Paestum continuiamo l’attività di promozione del patrimonio archeologico e culturale di questa parte della Sicilia e che include tutta l’offerta del comprensorio jonico e del suo entroterra. Nella relazione generale di sabato 22 racconteremo come il Parco prosegua il suo processo di rinnovamento e adeguamento ai tempi. Da un lato lavoriamo alla realizzazione del Polo Culturale di Naxos che avrà il suo fulcro nel Castello di Schisò, spazio dedicato non solo alla collezione archeologica di Naxos (prima colonia dei greci in Sicilia) ma anche alla storia stessa di questo edificio la cui realizzazione ha consentito nei secoli sia di preservare l’area archeologica dai periodici tentativi di urbanizzazione, sia di custodire, in riva al mare, un’incredibile oasi di verde, un polmone naturale per la città e i suoi turisti. Annunceremo l’apertura ormai imminente degli spazi espositivi di Francavilla di Sicilia (Palazzo Cagnone) e Taormina (Palazzo Ciampoli). E spiegheremo come, grazie a iniziative culturali di spessore e l’uso dei linguaggi multimediali, cerchiamo di coinvolgere nuove fasce di pubblico: penso alle passeggiate archeofilosofiche della prima domenica del mese, le lezioni di greco antico o, il 25 marzo al DanteDì insieme con il Mibact, tutte attività stimolate dalla collaborazione proficua con NaxosLegge; ma anche iniziative assolutamente inedite e rivolte ai giovani come la rilettura contemporanea delle tragedie classiche che, nel prossimo mese di maggio, trasformerà l’area archeologica di Naxos in un piccolo teatro all’aperto per gli studenti. Fra i progetti in fieri anche un catalogo multimediale per la visita virtuale di tutti i siti”.

Domenica 23 febbraio, per il convegno dedicato alla “Sicilia Archeologica”, dopo l’introduzione di Parello, il direttore Gabriella Tigano spiegherà come, nell’ambito del sistema regionale, il parco di Naxos Taormina, per sua natura un parco a rete, diffuso e diacronico, documenti una continuità di vita dalla preistoria ad oggi che pochi altri parchi possono vantare in un territorio amatissimo per i suoi eccezionali paesaggi: dal mare all’entroterra”. Al convegno partecipano anche Calogero Rizzuto (direttore del Parco Archeologico di Siracusa), Valeria Li Vigni (Soprintendente del Mare) e Maria Giovanna Tornabene (Dirigente del Servizio Gestione Fondi Extraregionali).

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