CATANIA – Sul caso dell’imminente sfratto nel palazzo di viale Bummacaro 3 a Librino, dove alloggiano decine di famiglie delle forze dell’ordine, il Sunia di Catania comunica che “è emersa la possibilità concreta di ottenere una sistemazione definitiva in nuovi alloggi da reperire utilizzando i fondi ex Gescal”.
La notizia è emersa durante l’incontro richiesto dal sindacato degli inquilini tra l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e la segreteria del SUNIA rappresentata dalla segretaria generale Giusi Milazzo e dall’avvocato Laura Di Stefano, in presenza di un’ampia delegazione degli interessati.
“Si è finalmente aperto uno spiraglio, dopo anni di vicissitudini e di richieste rimaste senza risposta – commenta Giusi Milazzo – Abbiamo anche richiesto che un nuovo incontro che potrà rivelarsi l’occasione giusta, in presenza anche della direzione regionale del Patrimonio, di mettere nero su bianco le problematiche inerenti le presunte morosità per le quali la Regione richiede somme ingenti che il Sunia ha contestato. Il Dipartimento al Patrimonio della Regione siciliana, sta infatti intimando agli esponenti delle forze dell’ordine a cui è stato assegnato a suo tempo l’alloggio ai sensi della normativa nazionale per il contrasto alla mafia e alla criminalità, di rilasciare l’alloggio assegnato pena la richiesta di risarcimento per danno erariale.
L’obiettivo è quello di delineare un protocollo d’intesa tra la Regione e il sindacato in cui definire il percorso che porterà alla ricollocazione degli inquilini ed alla chiusura di ogni pendenza”.