Riceviamo e pubblichiamo
BRONTE – Era metà gennaio quando l’impresa che ha ripreso i lavori del Castello Nelson ha assicurato al sindaco di Bronte, avv. Graziano Calanna, che a fine mese la ristrutturazione del granaio del Castello Nelson di Bronte sarebbe stata ultimata.
La promessa è stata mantenuta.
Ieri l’impresa ha invitato il primo cittadino a verificare il completamento dei lavori di ristrutturazione del tetto e degli infissi, di tinteggiatura degli intonaci e di messa in sicurezza degli impianti.
Il granaio, che ospita i resti delle fondamenta dell’antica chiesa distrutta dal terribile terremoto del 1693, insomma è pronto per essere riaperto al pubblico, per la gioia dei tanti turisti che fino ad oggi non hanno potuto visitare l’antico maniero.
Per questo il sindaco, Graziano Calanna, insieme con il vice sindaco Gaetano Messina e l’assessore Giuseppe Di Mulo ha effettuato un sopralluogo. Con loro anche il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, ing. Salvatore Caudullo ed il rup dei lavori, il geometra del Comune, Nino Saitta.
“Un lavoro ben fatto. – ha commentato il sindaco – Il granaio è tornato agli antichi splendori. Una gioia dopo i ritardi che questi lavori purtroppo hanno subito, certamente non per colpa del Comune. Nei prossimi giorni concerteremo con l’impresa un passaggio in sicurezza per consentire ai turisti di poter rivisitare questa parte del Castello che ci permette di ammirare gli scavi che hanno riportato alla luce le fondamenta dell’antica chiesa”.
Sono più di 3 anni, infatti, che il Castello Nelson è chiuso al pubblico e la possibile riapertura del granaio è la dimostrazione che i lavori procedono speditamente. “Confermo. – ribadisce Graziano Calanna – Per adesso l’impresa è impegnata nel completamento dei lavori della reception. Finiti questi gli operai si sposteranno nel cortile e nell’ala nobile. Non vediamo l’ora che finiscano. In primavera questo Castello dovrà essere tutto riaperto al pubblico”.
Intanto il cronoprogramma dei lavori prevede che già questa settimana il pavimento in pietra del famoso cortile, che ospita l’altrettanto nota croce celtica, venga smantellato e ristrutturato con i lavori che nel loro complesso, fra le altre cose, prevedono il rifacimento dei tetti, la pulizia del prospetto degli edifici, la manutenzione degli infissi e degli impianti, soprattutto nelle cucine che saranno rese funzionali.