CATANIA – E’ stato presentato questa mattina il Piano di Sicurezza ed Emergenza per Sant’Agata 2020. Alla conferenza stampa hanno partecipato il parroco della Cattedrale Monsignor Barbaro Scionti e l’ingegnere Filippo Di Mauro, autore del Piano con il coordinamento della Prefettura e la collaborazione delle Forze dell’Ordine.
Contestualmente, alla presenza del commissario straordinario Adolfo Landi, è stato presentato anche il pranzo di beneficenza voluto dalla Fondazione ODA (Opera Diocesana di Accoglienza) che si svolgerà il 4 febbraio a San Nicola l’Arena.
Come comunicato ai giornalisti, per quest’edizione della Festa l’accesso alla Cattedrale avverrà attraverso il portone centrale e sarà contingentato nel seguente modo: 2500 persone il 3 febbraio, 3000 persone il 4 febbraio e 2500 persone il 5 febbraio. Come di consueto i fedeli saranno sottoposti a controlli con il metal detector. Di seguito alcune indicazioni pubblicate sul sito ufficiale della Festa (ww.santagatacatania.it).
“Che cosa deve fare il cittadino? Seguire le indicazioni fornite dalle Forze dell’Ordine, dagli steward e dai volontari della Protezione Civile” e consultare questo sito o quello del Comune (www.comune.catania.it) per maggiori informazioni.
È il rigo finale dell’imponente “Piano per la gestione della Safety durante la Festa di Sant’Agata 2020” redatto dal “Comitato per la festa di S. Agata” per “assicurare la sicurezza dei fedeli/utilizzatori che vogliono assistere/partecipare agli eventi legati alla festa di Sant’Agata”.
In premessa il Piano spiega come “La manifestazione è sia di tipo dinamico, in funzione degli spostamenti del Fercolo, sia di tipo statico, in prossimità di ben definiti punti in cui il Fercolo staziona per periodi più o meno lunghi. Le emergenze da considerare si possono racchiudere nei seguenti casi: panico di massa dovuti ad incendi, allarme per attentati terroristici, utilizzo di spray urticanti, risse e falsi allarmi; problemi sanitari; terremoti; cedimenti strutturali di parti di edifici prospicienti la manifestazione; dispersione o incendio di gas Gpl. Il rischio è quello associato al pericolo diretto o indiretto, dovuto all’effetto del panico e del sovraffollamento in prossimità delle vie di esodo.
Le misure di controllo esistenti riguardano il corretto deflusso degli utenti. Di fondamentale importanza è l’istradamento delle persone presenti verso le vie di esodo, il controllo dell’effetto gregge e lo smistamento verso le vie di fuga più libere. Il Piano si attiene alle “Linee guida per i provvedimenti di safety da adottare nei processi di governo e gestione delle pubbliche manifestazioni” emesso dal Ministero dell’Interno.
“La pianificazione di emergenza prevede l’adozione di tutte le misure di salvaguardia della popolazione, l’assistenza sanitaria e sociale con particolar riguardo alle persone con ridotta autonomia ed ai minori, l’assistenza alle persone smarrite ed il continuo controllo del regolare svolgimento delle manifestazioni. Le persone disabili avranno come richiesto, appositi spazi corredati di barriere che consentiranno la loro presenza durante l’evento.
Il Piano individua come momenti a rischio elevato il 3 Febbraio i “Fuochi di artificio in Piazza Duomo”; il 4, alla fine della messa dell’Aurora, quando il Busto reliquiario e le Reliquie di Sant’Agata vengono trasportate sul tradizionale Fercolo; il 5 con i “fuochi di Artificio in piazza Cavour”; il 6 Febbraio mattina con il “rientro in Cattedrale”.
Da qui il Centro di coordinamento per la gestione della sicurezza che si sposterà presso gli eventi di maggiore rischio. Nell’ambito della gestione della sicurezza, sono previsti operatori destinati ad assistenza all’esodo; instradamento e monitoraggio dell’evento; lotta all’incendio. Gli steward, riconoscibili da un logo, assisteranno i presenti.
Il Piano prevede poi prescrizioni di carattere specifico per autonegozi e bancarelle, per la gestione dei ceri, che, ribadisce il Piano, potranno essere accesi solo nelle apposite aree di sosta e non durante la processione.
Niente alcolici e/o superalcolici in bottiglie di vetro e lattine nel centro storico e lungo il percorso del Fercolo; sospensione temporanea delle concessioni di suolo pubblico per allocazione di tavoli, sedie e ombrelloni lungo le vie di esodo; istituzione di un anello di chiusura al traffico/piano viabilità lungo il percorso del Fercolo e per gli eventi statici; istituzione di divieto sosta e transito dei veicoli nelle vie di esodo, nelle vie di accesso e lungo il percorso del Fercolo; ordinanza per richiedere ai privati il controllo della stabilità dei propri balconi prospicienti i luoghi del percorso. Ci sono anche prescrizioni operative per le candelore, e ovviamente la pianificazione dell’assistenza sanitaria con la dislocazione di mezzi e soccorritori, modulati numericamente per ogni evento, in rapporto alle situazioni di rischio. In Piazza Della Repubblica, lato Sud, ci sarà un posto medico avanzato.