CATANIA – Si ride, tanto, tra un friariello e l’altro. Ma si riflette, anche, sugli stereotipi e i drammi della società contemporanea, stereotipi e drammi che sono nostri ma non soltanto nostri, se il commento musicale va a pescare dall’altra parte del mondo e le note, gli accordi, le parole raccontano le stesse emozioni, le stesse storie.
“Fèmmene”, lo spettacolo di Nunzia Schiano portato per la prima volta a Catania sul palcoscenico del Must – Musco Teatro, è questo e molto altro. Un’ora e mezza di varietà sul mondo femminile affidato alla bravura dell’interprete, inequivocabilmente e irresistibilmente partenopea, e alla ricercatezza dei testi e dei brani eseguiti da Myriam Lattanzio, sul palco insieme ai musicisti Francesco Ponzio (chitarra) e Roberto Giangrande (basso).
“Più che una piéce strutturata con un filo conduttore, in questo spettacolo il fil rouge sono le donne, le ‘fèmmene’, nei loro tanti aspetti – dice la protagonista Nunzia Schiano ai microfoni di Hashtag Sicilia – Sono piccoli flash nella vita di queste donne, eroine del quotidiano, con i loro problemi e i loro risvolti anche divertenti”. Come quelli del personaggio principale, nostra signora dei friarielli, adattamento del monologo omonimo di Anna Mazza, una signora napoletana alle prese con le scelte di vita dei congiunti, dalla figlia buddista al figlio omosessuale fino alla sorella scandalosamente incinta di un uomo di colore.
A cucire il tutto, gli intermezzi musicali che qui diventano parte integrante dello spettacolo, magistralmente eseguiti da Myriam Lattanzio: “Abbiamo voluto rendere omaggio alle grandi autrici e cantanti latino-americane, Violeta Parra, Mercedes Sosa, Chavela Vargas, Consuelo Velasquèz – dice Lattanzio – è anche un modo per omaggiare il sud del mondo, e più Sud di Catania è difficile trovare. Ecco perché è stato bello portare lo spettacolo in questa città”.
“Fèmmene” ha debuttato al Must il 15 novembre e replicherà ancora stasera alle 17.30. Una galleria esilarante di personaggi femminili che non lascerà delusi quanti vogliano accompagnare alle genuine risate momenti di riflessione e di ascolto.
