Neutralizzata banda di rapinatori seriali: cinque arresti

Carabinieri auto
Immagine di repertorio
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CATANIA – Una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania è stata eseguita questa mattina ed è stata finalizzata alla cattura di cinque persone indagate dalla locale Procura Distrettuale della Repubblica dei reati di rapina aggravata in concorso e ricettazione.

I cinque fanno parte di un commando che tra il maggio e il luglio 2018 ha perpetrato una serie di rapine ai danni di istituti di credito ed esercizi commerciali nella zona dell’acese, il cui modus operandi seguiva una connotazione ben definita che prevedeva l’utilizzo di armi da fuoco, il volto travisato e una particolare efferatezza nell’esecuzione delle azioni criminali. 

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Nel corso delle indagini è stato possibile accertare la responsabilità degli indagati in relazione alla commissione di 6 rapine, di cui 1 tentata, effettuate ai danni di uffici postali, farmacie, distributori di benzina e supermercati ubicati nei Comuni di Acireale, Aci Catena, Viagrande e San Giovanni La Punta.

Il gruppo criminale operava eseguendo, in maniera rigorosa, un efficace modus operandi: dopo i sopralluoghi effettuati per vagliare l’obiettivo e le vie di fuga, i malviventi rubavano le autovetture necessarie per effettuare le rapine, che venivano immediatamente abbandonate dopo la consumazione delle stesse.

I ruoli degli indagati venivano ben definiti prima dell’esecuzione di ogni singolo reato: vi era infatti chi si occupava di rubare le autovetture, chi effettuava i sopralluoghi, chi svolgeva il ruolo dipalo”, chi guidava i mezzi e chi, materialmente, faceva irruzione – sempre travisato da passamontagna o da casco c.d. integrale –all’interno degli esercizi individuati come obiettivi.    

Il gruppo di malviventi aveva creato notevole scompiglio e preoccupazione  tra i commercianti acesi, sia per la rapida successione delle rapine – tutte effettuate nell’arco di poche settimane –, sia per la ferocia e l’efficacia con la quale le stesse venivano perpetrate.

Gli indagati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti nella Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria etnea.  

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