Un’Odissea che pare scritta qualche giorno fa

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Ulisse è il simbolo del viaggio e il viaggiare è nella natura del Mare Nostrum, del Mediterraneo, ai tempi di Omero così come ai tempi nostri: questa Odissea, in alcuni suoi passi, sembra davvero scritta appena qualche giorno fa”.

Lo ha detto il regista Giovanni Anfuso, che in questi giorni, nelle Gole dell’Alcantara, ha di fronte un doppio impegno: le ultime repliche dell’Inferno di Dante (sarà rappresentato fino al quattro agosto) e le prove dell’Odissea di Omero che, come sottolinea, “Racconta di una comunità, di un coro, venuto in scena a dirci: ‘Voi vivete male, signori’”.

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“Questa comunità – ha spiegato Anfuso – si confronta con la propria Umanità. E ascoltando il racconto del viaggio di Ulisse, delle sue peregrinazioni, definisce i limiti dell’accoglienza al naufrago e della protesta”.

Intanto Buongiorno Sicilia e Vision Sicily, che producono entrambi gli spettacoli, hanno reso noto che continuano le richieste per acquistare i biglietti sia per l’Inferno e sia per l’Odissea, sempre attraverso il circuito Boxoffice Sicilia. La vendita viene effettuata sia on line, sia attraverso il centralone (allo 095.7225340), sia nei punti vendita (seguendo il link http://www.ctbox.it/C2/Content.aspx/Punti_Vendita/ trovate l’elenco completo degli indirizzi). Come per l’Inferno, anche l’Odissea sarà rappresentata ogni venerdì, sabato e domenica con tre repliche a sera a partire dalle 20.45. Ma in più l’Odissea sarà rappresentata anche martedi 13, mercoledi 14 e venerdi 15 agosto.

Nel corso delle prove lo scenografo Riccardo Cappello ha spiegato che, nel mettere in scena l’Odissea, “L’idea di base è stata quella di rispettare la natura del luogo in cui questo straordinario testo viene rappresentato. Abbiamo dunque lavorato per realizzare pochissimi elementi scenici, essenziali, visto che la scenografia naturale supera ogni aspettativa. E per i costumi ci siamo ispirati alla classicità greca in maniera che tutti possano riconoscere i personaggi descritti”.

“L’Odissea – ha aggiunto la coreografa Fia Distefano –  rappresenta perfettamente ciò che gli antichi greci chiamavano mousiké, ossia l’insieme delle arti presiedute dalle Muse: musica e canto, ma anche poesia, teatro e naturalmente danza. Su questo, nelle Gole dell’Alcantara, i nostri attori stanno lavorando intensamente. L’immortale vicenda cantata da Omero verrà dunque sottolineata dai movimenti del corpo di questo coro-comunità impegnato a confrontarsi con sé stesso”.

Anche Luciano Fioretto, che nell’Odissea interpreta sia la figura di Zeus, padre degli dei, sia Antinoo, ha sottolineato come “nella drammaturgia di Giovanni Anfuso emergano anche molti temi di grande attualità”.

“Ci sono poi vicende notissime – ha aggiunto – come quella dei Proci, ossia coloro i quali vorrebbero, assente Odisseo, che la regina Penelope sposasse uno di loro, facendolo diventare re. Come tutti sanno, al ritorno di Ulisse faranno una fine miserabile”.

Nell’adattamento di Anfuso in scena ci sono due Ulisse contemporaneamente: uno più giovane, che vive le storie di Polifemo, di Circe, delle Sirene, e uno meno giovane, l’Odisseo che torna a casa.

Il cast è composto, in ordine di apparizione, da  Ivan Giambirtone (Omero), Liliana Randi (Atena/Euriclea), Davide Sbrogiò (Odisseo maturo), Angelo D’Agosta (Odisseo giovane), Giovanna Mangiù (Penelope/Circe), Corrado Drago (Alcinoo/Eumeo), Luciano Fioretto (Zeus/Antinoo), Giovanni Santangelo (Euriloco/Filezio) e Luigi Nicotra (Telemaco). In scena ci sono poi Stefano Romano (Leode), Giuseppe Aiello (Eurimaco), Ilenia Scaringi (Arete/Sirena), Luca Ingrassia (Antifo), Sebastiano De Francisci (Elpenore), Alessandra Ricotta (Sirena), e Francesco Rizzo, Gabriele D’Astoli e Alberto Abbadessa. La voce fuori campo è di Davide Pandolfo.

Gli elementi scenici e i costumi sono di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, le coreografie di Fia Distefano.

 

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