Rivalutare i vecchi borghi: a Borgo Pietro Lupo, a Mineo, si avviano lavori per l'illuminazione

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MINEO – L’ente di Sviluppo Agricolo della Regione Sicilia possiede diversi borghi rurali realizzati nell’ambito delle attività di Riforma Agraria, a partire dalla fine dagli anni trenta, ossia  quando l’attuale ESA si chiamava “Ente di colonizzazione del latifondo siciliano”. 

Questi insediamenti erano considerati uno strumento indispensabile per attuare il processo di colonizzazione dei latifondi siciliani che, attraverso i Piani di Ripartizione, venivano parcellizzati ed assegnati in concessione ai braccianti agricoli: questi borghi hanno svolto, per lunghi anni, una predominante funzione sociale di carattere generale, concorrendo al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione più disagiata e più bisognosa di sostegno.

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La storia recente, purtroppo, per i motivi più svariati, ha registrato un costante spopolamento di queste realtà rurali con un crescendo abbandono in particolare da parte di giovani agricoltori, che non hanno inteso continuare le attività agricole intraprese dai loro padri.

In provincia di Catania, i due principali insediamenti rurali esistenti, ossia quello denominato “Borgo Pietro Lupo”, in agro di Mineo e “Borgo Libertinia”, in agro di Ramacca, sono stati oggetto, nel mese di Febbraio 2019, di un sopralluogo congiunto tra le amministrazioni Comunali,  il C.d.A. dell’ESA e il compianto Assessore regionale ai beni culturali Sebastiano Tusa, allo scopo di valutare le ipotesi di riqualificazione di queste strutture pubbliche, anche a seguito di alcuni protocolli di intesa tra l’Ente di Sviluppio Agricolo e le amministrazioni interessate.

Fu lo stesso assessore Tusa a individuare alcune ipotesi di valorizzazione del patrimonio pubblico, in atto detenuto dall’ESA.

L’ESA dunque ha voluto dare inizio al progetto di riqualificazione di tale patrimonio, ad iniziare dal finanziamento dell’impianto di illuminazione pubblica del Borgo Pietro Lupo in agro di Mineo, affidando all’Ufficio Provinciale ESA di Catania il compito della progettazione dell’opera e della predisposizione di tutti gli atti.

Superata la parte burocratica, domani si terrà la cerimonia di avvio dei lavori di rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica, la cui assenza, da oltre un ventennio, ha indubbiamente contribuito allo spopolamento del centro abitato, con l’auspicio che possa trattarsi del primo atto di un proficuo percorso di valorizzazione di tale patrimonio fortemente voluto anche dall’Amministrazione regionale.     

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