San Gregorio. Studenti del “Paolo Vasta” di Acireale studiano la riserva “Complesso Immacolatelle e Micio Conti”

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SAN GREGORIO – Scoprire e conoscere, ma anche tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale, artistico e culturale del territorio ionico-etneo per tramandarlo alle future generazioni. Sono i temi principali del progetto Pon-Fse “Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico e paesaggistico” che 30 alunni della scuola primaria dell’Istituto comprensivo statale “Paolo Vasta” di Acireale, diretto dalla prof.ssa Nunziata Di Vincenzo, stanno approfondendo, nell’ambito del modulo “Arte, Natura, Cultura e…Cura”, grazie alle visite guidate ai siti storici e culturali e al Teatro dei pupi del centro storico acese, alla via dei mulini e delle Terme di Santa Venera al Pozzo di Aci Catena e alla Riserva naturale integrale “Complesso Immacolatelle e Micio Conti” di San Gregorio.

Proprio nell’area protetta gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania gli studenti hanno approfondito gli aspetti principali legati alla formazione delle grotte vulcaniche etnee e del ricco patrimonio naturalistico e demo-etnoantropologico.

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Grazie alla visita all’interno della “Micio Conti” – che fa parte del sistema di grotte dell’area protetta – gli studenti hanno ammirato le tipiche morfologie di un tunnel di scorrimento lavico caratterizzato dalla presenza di stalattiti di rifusione, strie di frizione, fenomeni di contrazione termica. Il gruppo ha anche approfondito la struttura dell’ipogeo vulcanico composto da diversi tunnel legati temporalmente e geneticamente allo stesso evento eruttivo avvenuto circa 4.000 anni fa. A guidare gli studenti – accompagnati dalla docente Loredana Casciani dell’Ic “Paolo Vasta” – il geologo Giovanni Sturiale e gli esperti Emanuele Puglia e Emilia Musumeci del Cutgana.

Il geologo Giovanni Sturiale, nel corso della spiegazione introduttiva supportata dallo studio della carta geologica dell’Etna, ha inoltre spiegato i meccanismi eruttivi che causano la formazione delle grotte di scorrimento lavico sull’Etna, legate ad eruzioni laterali di lunga durata.

Un progetto che – grazie alle diverse visite guidate – mira anche a sensibilizzare gli studenti alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale-paesaggistico, un bene comune da salvaguardare e tutelare, a promuovere la partecipazione di tutti alla vita culturale tramite la la conoscenza, tutela e fruizione corretta e consapevole del patrimonio artistico-culturale-paesaggistico. Ma anche a riconoscere la valenza inclusiva dell’educazione al patrimonio culturale quale strumento di valorizzazione delle diversità culturali e promozione del dialogo interculturale e l’importanza del patrimonio culturale e naturalistico come sviluppo socio-economico del territorio.

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