Forestali, anche a Catania la manifestazione "SvegliaRegione!"

Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione
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CATANIA – Anche a Catania, nei Comuni a vocazione forestale, dall’Etna al Calatino, il 5 aprile si terrà la manifestazione indetta dai vertici regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dal titolo “SvegliaRegione! Giornata per la riforma forestale in Sicilia”.

«Sono anni che Flai, Fai e Uila chiedono una riforma del settore forestale siciliano – afferma Pietro Di Paola, segretario generale della Fai Cisl etnea – ottenendo solo silenzi e inerzia da parte della Regione. Ora vogliamo sollecitare anche il governo Musumeci a darci ascolto, perché finalmente siano tutelati non solo i diritti dei lavoratori ma anche quelli dei cittadini siciliani, con azioni concrete per la salvaguardia ambientale e per la lotta al dissesto idrogeologico».

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«Vogliamo che in Sicilia si arrivi a organizzare un settore forestale che sia in grado di realizzare azioni efficaci di tutela del territorio e una forestazione produttiva capaci di dare un contributo effettivo allo sviluppo. Ciò va fatto dando anche il giusto riconoscimento al lavoro svolto dai forestali del quale non si può parlare solo di fronte a emergenze come alluvioni o incendi, eventi estremi che solo la prevenzione può efficacemente combattere”.

La proposta che Fai-Flai-Uila hanno presentato per la riforma forestale in Sicilia si fonda su dieci punti-chiave. «Tra questi – sottolinea Di Paola – il passaggio dalla gestione dell’emergenza alla “pratica ordinaria” di manutenzione e messa in sicurezza del territorio “con un considerevole risparmio di risorse umane e finanziarie”; la governance del settore con l’istituzione di una cabina di regia comune; l’incremento delle attività imprenditoriali legate alla valorizzazione ambientale e gli interventi pubblici in amministrazione diretta anche in aree demaniali non incluse nel patrimonio forestale».

«Nel disegno di legge di Fai-Flai-Uila – conclude il segretario della Fai Cisl etnea – è previsto che i forestali, attualmente, perlopiù precari, siano inquadrati in due soli contingenti: gli LTI (a Tempo Indeterminato), dove transiterebbero tutti i centocinquantunisti, e i Lavoratori con Garanzia Occupazionale (LGO) di 151 giornate annue, cui destinare gli attuali centounisti e settantottisti».

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