Gay: famiglia “normale” senza omosessuali. Frase shock del candidato sindaco di Pontedera, Brini. Mangano (presidente SocialMETA): “per colpa di frasi simili c’è chi ha tentato il suicidio”

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CATANIA – “Parlare di famiglia ‘normale’ solo perché al proprio interno non ci sono omosessuali è un atto pericoloso. Ancor di più se a proferire certe frasi è un politico e se queste frasi vengono rilanciate sulle testate giornalistiche”. Il commento al vetriolo, riferito all’uscita infelice di Giuseppe Brini, candidato primo cittadino di Pontedera, in quota Lega e FdI, è di Sandro Mangano, presidente nazionale dell’associazione SocialMETA. Mangano, ex presidente nazionale GayLib che da mesi, in sordina, grazie ai volontari della sua associazione no-profit fornisce assistenza psicologica a chi subisce discriminazioni di genere, proprio non ci sta: “Potremmo citare decine di casi di tentato suicidio da parte di giovani omosessuali, in tutta Italia, che devono fare i conti con le pugnalate rilanciate in rete – ha esordito il Presidente – di certo non è accettabile che partano da un politico che si candida per rappresentare una città, qualunque sia il suo colore di partito”. L’attivista per i diritti gay cita anche un recente studio dell’Università Milano Bicocca, a firma della psichiatra Ester Di Giacomo, che evidenzia una maggior fragilità dei giovani omosessuali, esposti al rischio suicidio tre volte e mezzo in più rispetto ai coetanei etero. “Davanti a una situazione così delicata e reale – ha concluso Mangano – non possiamo più tollerare questa propaganda da bar. Una famiglia ‘normale’ è quella in cui si ama e si viene amati. Chi esclude invece di includere è solo un bullo senza educazione, che non merita di rappresentare un’Istituzione”.

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