“Resto al Sud”: le opportunità per gli imprenditori in un incontro che si terrà a Ragusa il 25 gennaio promosso da Confcooperative con la città solidale e Invitalia e il supporto di Bapr e Comune

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RAGUSA – Un incentivo per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani under 36 nelle regioni del Mezzogiorno. È questo il senso di “Resto al Sud” che, nel 2019, presenta una grande novità: si allarga la platea dei destinatari e si innalza l’età per accedere all’incentivo gestito da Invitalia per favorire la nascita di nuove imprese nel Sud. I finanziamenti potranno essere richiesti anche dai liberi professionisti e dagli under 46 (il limite attuale è fino a 36 anni non compiuti).

E il senso dellincontro, che gode del patrocinio del Comune di Ragusa, con il contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa, in programma venerdì 25 gennaio, promosso da Confcooperative Ragusa con il consorzio La Città solidale, ente accreditato da Invitalia per offrire consulenza e servizi su Resto al Sud,allassessorato Sviluppo economico del Comune di Ragusa (sala conferenze, zona artigianale, viale on. Corrado Diquattro). Lappuntamento prenderà il via alle 15,30 con i saluti del vicesindaco Giovanna Licitra e vedrà la presenza della funzionaria di Invitalia che illustrerà la misura con le recenti novità oltre che del responsabile credito della Bapr assieme ai rappresentanti del mondo della cooperazione. Inoltre, ci sarà la possibilità di ascoltare testimonianze specifiche.

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L’agevolazione sottolinea il presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino consiste in un contributo fino a 50mila euro a fondo perduto ed è gestita da Invitalia con una dotazione di 1,25 miliardi a valere sul Fondo di sviluppo e coesione. Il tipo di finanziamento continuerà a coprire il 100% delle spese, mediante un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo e un prestito bancario pari al 65%, garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi.Noi, naturalmente, stiamo sposando le possibilità fornite da questo incentivo con le caratteristiche proprie del mondo della cooperazione che può far leva sulla crescita e sullo sviluppo come da più parti auspicato. Ricordo che con il bando Resto al Sud 2019 possono essere avviate iniziative imprenditoriali per la produzione di beni in vari settori.

 

Le spese che possono essere finanziate vanno dagli interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili per un massimo del 30% del programma di spesa a macchinari, impianti e attrezzature nuove. E ancora, software gestionali (anche in cloud) e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione (Tic), altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, garanzie assicurative, ecc.) per un massimo del 20% del programma di spesa.Lappuntamento del 25 gennaio fornirà tutti gli strumenti utili per arrivare a formalizzare la partecipazione al bando da parte di chi è interessato.

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