CATANIA – “Con la dichiarazione di dissesto si apre oggi indubbiamente una delle pagine più buie della storia del Comune di Catania. Di fronte ad una notizia del genere, che certifica l’avvio di una fase difficile, crediamo che l’amministrazione comunale non abbia altra via che assumere sin da subito decisioni condivise e drastiche per mettere in sicurezza i conti della città, da quì all’immediato futuro. Rispettiamo le decisioni della magistratura contabile ed ora che la questione passa definitivamente nelle mani della politica, come organizzazioni sindacali auspichiamo che dagli schieramenti venga superata ogni contrapposizione per stringersi attorno alla città e trovare le soluzioni per salvarla dal disastro sociale. Intanto, insieme alle associazioni datoriali ed alle altre parti sociali, continueremo a tenere accesa la speranza. Catania celebra oggi il fallimento di una gestione politica-amministrativa, che è stata poco oculata, ma è una realtà viva e nessuno può permettersi di far cessare la luce. L’attenzione prioritaria adesso deve essere rivolta ai lavoratori e alle imprese con alta incidenza dei costi del lavoro. I lavoratori infatti, e le loro famiglie, pagheranno il costo dei tagli effettuati nei confronti degli enti locali, della mancanza di scelte correttive negli anni e anche di quanti, siano essi cittadini o imprese, che hanno la stessa responsabilità di chi negli anni non ha saputo tenere in ordine i conti catanesi. Intanto chiamiamo tutta la cittadinanza a partecipare alla marcia del 12 novembre, alle 17.30 con partenza da via Etnea (di fronte la Villa Bellini), per chiedere ai governi regionale e nazionale di non spegnere i riflettori su Catania e di intervenire, oltre che con le misure previste dalla legge, con risorse affinché questa comunità non si spenga.” Lo dichiarano i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci, insieme ai vertici catanesi di Agci, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Confindustria, Legacoop, Uneba, Unci, Unicoop e Unimpresa, rispettivamente Silvana Strano, Andrea Milazzo, Riccardo Galimberti, Bernardo Catalano, Gaetano Mancini, Antonello Biriaco, Giuseppe Giansiracusa, Salvatore Caruso, Salvatore Bentivegna, Eleonora Contarino e Salvo Politino, a seguito della notizia che quest’oggi la Corte dei conti ha rigettato il ricorso dell’ente comunale contro la delibera di dichiarazione del dissesto della Corte stessa.
Dissesto Comune di Catania, sindacati e associazioni: “inizio di una delle pagine piu buie”
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