Imprese e internazionalizzazione: il Canada

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Il Canada è una delle nazioni più grandi del mondo con i suoi 9.984.670 Kmq di superficie, posizionati a nord degli Stati Uniti. L’ampiezza del fuso orario fra le due coste è di 4,5 ore (6 ore di differenza rispetto all’Italia per Quebec e Ontario, 9 ore per la Columbia Britannica). A causa della sua estensione il Canada presenta diversi tipi di clima: da quello polare a nord, che permette visite solo nel periodo giugno-agosto, a quello più mite di Ontario e Quebec, con sbalzi che vanno da inverni gelidi e nevosi a estati in cui latemperatura è gradevole. Nel resto del Paese prevalgono umidità e pioggia lungo le coste e clima continentale nelle sterminate praterie. Ha una popolazione di 36.885.049 abitanti; la comunità italiana conta 1.594.910 persone, compresi gli oriundi. La capitale è Ottawa, la moneta è il dollaro canadese (tasso di cambio € 1 = 1,5756). Nel Paese sono presenti tantissime religioni: Cattolica, Protestante Anglicana, Battista Musulmana, Ebrea, Buddhista, Induista; sono altresì presenti Atei e Agnostici. Il Canada ha un PIL pro capite pari a 37.400 €, un tasso di crescita del PIL di 2,1 % e un tasso di disoccupazione del 5,8%. Riguardo alle lingue, quelle ufficiali sono due, inglese e francese, parlate rispettivamente dal 62% e dal 23%. Qualche città, come Ottawa, è ufficialmente bilingue. Il Canada è uno Stato federale, appartenente al Commonwealth, con una propria Costituzione dal 1982. È suddiviso in 10 province e 3 territori dotate di autonomia legislativa ed esecutiva. Il Capo dello Stato è la Regina d’Inghilterra, rappresentata in terra nordamericana da un governatore generale nominato dalla Corona su designazione del Primo Ministro canadese. Il Governo è responsabile nei confronti del Parlamento, composto dalla Camera dei Comuni e dal Senato. Il Canada è uno dei Paesi più multiculturali del mondo, con Università di fama mondiale, un sistema sanitario universale e città pulite e accoglienti. Propone uno stile di vita – e quindi anche un ambiente imprenditoriale – piuttosto affine a quello europeo; una condizione che favorisce l’approccio di molte Nazioni e che fa del Paese una delle scelte più attraenti per i capitali stranieri.

ECONOMIA

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Il Canada fa parte del G8 ed è una delle economie più potenti del mondo, grazie alla straordinaria abbondanza di risorse naturali. Una terra ricca di petrolio, gas e minerali, ma sopratutto ideale per l’agricoltura, che occupa il primo posto tra i settori produttivi. Il vero punto di forza è la cerealicoltura, diffusissima nelle province di Manitoba, Saskatchewan e Alberta; non a caso il Paese detiene insieme ad altri Paesi emergenti il primato mondiale come esportatore di grano e di avena. In forte sviluppo anche la frutticoltura e la coltivazione della vite. Oltre un terzo della superficie totale del Paese è occupato dalle foreste, che rappresentano una fondamentale risorsa per la produzione e l’esportazione del legname, della cellulosa e della pasta da carta. L’allevamento invece sta perdendo progressivamente importanza. Un altro importante settore dell’economia canadese è quello legato all’industria ittica: il Canada è uno dei principali Paesi esportatori di pesce al mondo. Ma la leva più importante dell’economia canadese è rappresentata dal comparto minerario, con il Paese che guida la classifica planetaria per la produzione di uranio, platino, nichel e amianto. Relativamente al settore industriale, impiega oltre il 22% della forza lavoro e contribuisce alla formazione del PIL con il 32%. I mercati trainanti sono quelli delle automobili, della carta, del ferro e dell’acciaio, dei prodotti elettrici ed elettronici, dei macchinari ad alta tecnologia e delle macchine utensili. L’area più attiva è il sud-ovest del Paese: Ontario e Quebec si dividono le principali fette della produzione. Il più importante centro industriale è Hamilton, città dell’acciaio, dei veicoli e delle macchine agricole. Il Canada inoltre è collocato al quarto posto nel mondo, dopo Cina, Brasile e Stati Uniti, nella produzione di energia idroelettrica. Infine, è da sottolineare che il Canada, oltre ad essere leader mondiale nel settore della produzione di diamanti, è riconosciuto come un importante incubatore di startup e una delle realtà più significative al mondo per lo sviluppo di software.

COMMERCIO

Il commercio estero negli ultimi anni ha acquisito una progressiva rilevanza, con un netto aumento dell’interscambio con il mondo, tanto da superare nel 2017 una mole di affari che supera i 500 mld di euro. Il Canada infatti importa merci e servizi per un valore di 261 mld di euro ed esporta per 253,21 mld di euro, e rappresenta oggi uno dei maggiori Paesi tra quelli che si riforniscono di prodotti dall’estero. Esporta principalmente grano, carta, legname, minerali, prodotti della pesca, alimentari, prodotti elettrici ed elettronici, macchinari e prodotti energetici; importa autoveicoli, rimorchi, motociclette, biciclette, equipaggiamenti elettrici ed elettronici, prodotti petroliferi raffinati, prodotti farmaceutici, caffè, tabacco, etcc. La maggior parte degli scambi commerciali del Paese si svolge con gli Stati Uniti dove esporta il 74% circa delle proprie merci, ma intrattiene rapporti costanti e robusti anche con la Cina, la Francia, la Gran Bretagna, il Giappone e il Messico. Il legame con gli Stati Uniti è rafforzato dal trattato di libero scambio nordamericano (Nafta), un accordo che include anche il Messico. Ma questo accordo se da un lato si è dimostrato un poderoso mezzo di sviluppo, dall’altro ha rappresentato un vincolo eccessivo, in considerazione del fatto che il Canada ha interesse a diminuire la dipendenza dal colosso statunitense e ricercare altre vie per diversificare i propri partner. L’interscambio con l’italia nel 2017 registra un saldo commerciale pari a – 2,43 mld di euro. Importa dal nostro Paese: vini da tavola, gioielli, abbigliamento, calzature, profumi e cosmetici, apparecchi meccanici, strumentazione medica ed ottica, autoveicoli, motociclette, biciclette e altri veicoli simili. Esporta cereali, prodotti farmaceutici, semi e frutti oleosi, reattori nucleari, piante industriali e medicinali, paglie e foraggi, perle, pietre e metalli preziosi, aerei e velivoli spaziali, strumentazione ottica, fotografica e scientifica. In Canada l’imprenditoria italiana è molto presente e copre diversi settori, primo fra tutti quello alimentare, con la presenza di svariati stabilimenti che operano anche nel campo della biomedica e dei beni di consumo.

TRASPORTI E INFRASTRUTTURE

Il Canada vanta degli eccezionali collegamenti fluviali, a cominciare dalla St. Lawrence Seaway, la principale rete di comunicazione del Paese che si ramifica per circa 3.750 Km tra il San Lorenzo, i grandi laghi e le Regioni centrali. Dispone di una rete stradale di circa 900.000 Km, di un sistema autostradale di 38.000 Km di importanti strade nazionali e regionali. Ha una delle più grandi rete ferroviarie del mondo che si estende per quasi 75.000 Km di binari; conta oltre 300 porti e approdi commerciali (i porti più attivi negli scambi commerciali con l’estero sono quelli di Vancouver, Montreal e Hamilton); 10 aeroporti internazionali e 300 aeroporti di minore dimensione che, considerate le distanze, assicurano un trasporto interno capillare ed efficiente. Dei dieci aeroporti principali, situati nelle città più grandi, quelli che registrano il traffico di passeggeri più alto sono il Toronto Pearson con oltre 44 milioni di passeggeri, quello di Vancouver con 24 milioni di passeggeri, seguono gli aeroporti di Montreal e Calgary. Il settore dei trasporti nel 2017 ha contribuito per circa il 4% alla formazione del PIL.

ZONE FRANCHE E PARCHI INDUSTRIALI.

In Canada esistono numerosi Parchi industriali specializzati ad ospitare aziende di specifici settori. Nel settore della ricerca e dello sviluppo c’è la cosiddetta Silicon Valley situata nell’area metropolitana di Ottawa; a Toronto c’è quello del settore tecnologico, del soft e delle telecomunicazioni; nel triangolo compreso tra le città di Cambridge, Kitchenes e Waterloo c’è il più importante parco industriale specializzato nell’alta tecnologia e nel terziario avanzato; a Vancouver c’è quello che accoglie le aziende che operano nel settore Wireless e delle biotecnologie. Nel Quebec il governo sta puntando nella zona di Mirabel ad ospitare aziende del settore aeronautico e della distribuzione. Montréal sta portando avanti un programma di sovvenzioni per favorire le piccole e medie imprese impegnate nel settore delle applicazioni multimediali, internet e telecomunicazioni, la città di Laval ha un parco industriale specializzato nel nell’e-business e nell’informatica. In Canada i parchi industriali non godono di particolari agevolazioni anche perché è il Paese che detiene il primo posto con il sistema fiscale più competitivo per le imprese a livello globale. Il Sistema Fiscale, relativamente alle persone fisiche è basato su cinque aliquote che vanno dal 15 % che viene applicato a redditi fino a 45.910 dollari canadesi a una imposta massima del 33% per redditi che superano i 202.800 dollari canadesi. Mentre la tassazione sulle attività di impresa è basata su una aliquota fiscale federale del 38% del reddito imponibile che attraverso una serie di riduzioni si può abbattere al 15% e al 10,5% per le piccole imprese. A questo tipo di tassazione si aggiunge quella provinciale (ad eccezione del Québec e di Alberta che non hanno accordi di riscossione delle imposte sulle persone giuridiche). Le province hanno due tipi di imposta una alta e una bassa; quella bassa varia dallo 0% del Manitoba al 4,5% di Ontario e Prince Edward Island, mentre le aliquote provinciali più alte variano dall’11% della British Columbia al 16% di Nova Scotia e Prince Edward Island. Tutti i nuovi investimenti esteri nel Paese sono soggetti all’obbligo di notifica; quelli superiori a determinate soglie stabilite annualmente sono soggetti a revisione e devono essere previamente approvati dall’Investiment Revie Group. I servizi invece sono quasi tutti regolati dalle province, tranne i servizi sanitari e le telecomunicazioni che sono disciplinati a livello federale.

RESTRIZIONI

Armi, materiale pornografico o di incitamento all’odio, materassi usati, fosforo bianco, monete contraffatte, manufatti prodotti in carcere, beni a indicazione geografica contraffatti sono in cima alla lista dei prodotti che non possono entrare nel Paese. Per alcuni prodotti è necessario un permesso o una licenza di importazione: per esempio quelli caseari e i latticini. Per altri beni, come i farmaci vendibili su prescrizioni, la carne, i latticini e le piante, si richiede il rispetto di specifici requisiti, coerenti con le norme nazionali, sulla salute, la sicurezza e l’ambiente. Per alcune merci vige il contingentamento e di conseguenza vengono richiesti specifici permessi, ad esempio tessuti, abbigliamento, pollame e latticini.

COSTO DEI FATTORI PRODUTTIVI

Operaio (costo €/ora): da 8,10 a 17,96
Impiegato: da 12,56 a 18,84
Dirigente: da 10,57 a 59,57.
Benzina (costo €/litro): 0,86
Gasolio: 0,79
GPL: 0,52
Acqua ad uso industriale (€/metro cubo): da 1,69 a 1,77
Locali ufficio (affitto in €/metro quadrato ): da 202,69 a 423,17.

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