SICILIA – La Sicilia, per rivoluzionare il sistema di gestione dell’emergenza urgenza, si affida alla Lombardia con la quale sigla un protocollo che prevede la formazione di una nuova agenzia pubblica (Areus) sul modello proprio di quella lombarda che avrà un ruolo di coordinamento di tutte le attività e vertici propri
“La Regione Lombardia sul fronte dell’emergenza sanitaria ha dimostrato eccellenza, lungimiranza, e noi sappiamo quanto in Sicilia ci sia il bisogno di fare una riorganizzazione in termini di efficienza ed efficacia in questo settore”, ha detto Musumeci, spiegando che Seus, la società che attualmente gestisce le ambulanze e ha al libro paga 3.200 autisti soccorritori, non verrà messa in liquidazione: “Potrebbe continuare a svolgere altre particolari funzioni, ma l’agenzia deve essere altamente specializzata”.
Allo studio la possibilità di cedere la partecipazione della Seus alla nuova Areus, in modo da creare quel sistema che Razza definisce ad ascensore: gli autisti non più adatti al ruolo potrebbero così essere impiegati in altri ruoli all’interno di Areus.
Questo perché il personale Seus (3.200 autisti soccorritori) non è stato assunto mediante un pubblico concorso e quindi non può transitare direttamente nella nuova società totalmente pubblica. “Il personale – spiega l’assessore alla Salute Ruggero Razza – è inquadrato a livello contrattuale in modo tale da non poter svolgere altre mansioni. Se non ci pensiamo oggi, tra quattro anni, quando molti dei dipendenti saranno over 60, potrebbe essere un problema ricollocarli”.
Sulla vicenda interviene la Uil Fpl che in una nota scrive: “Tutte queste notizie non fanno altro che mettere agitazione tra i dipendenti SEUS che si chiedono se verrà interamente garantito il livello occupazionale (compreso i dipendenti attualmente sospesi perchè dichiarati non più idonei alla mansione di autista/soccorritore causa sopraggiunti problemi di salute) e si interrogano anche sul tipo di contratto che saranno chiamati a firmare. Perplessità arrivano pure dalle popolazioni toccate dalla rimodulazione delle postazioni 118 che vedrebbero depotenziato o annullato il servizio offerto nel proprio territorio.
La UIL FPL Catania, attraverso il segretario provinciale Stefano Passarello e i responsabili Provinciali UIL FPL di Catania Salvatore Foti e Fabio Intelisanosi fa promotrice nel chiedere l’apertura di una linea di dialogo tra Assessorato Regionale della Salute, SEUS Scpa (dove finalmente è stato nominato il nuovo cda a cui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro) e parti sociali.