Catania è nostra e abbiamo tutti il dovere di collaborare e di tenerla pulita

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L’appello ai cittadini catanesi alla collaborazione e ad avere maggiore senso civico, rivolto tramite Sudpress dalla dottoressa Pezzino De Geronimo, titolare della “Dusty”, l’azienda che si è aggiudicato l’appalto per la gestione del servizio di raccolta rifiuti ai piedi dell’Etna, evidenzia tre cose.

La prima: nonostante il cambio di gestione l’emergenza rifiuti non è ancora finita, a causa del pesante lascito ereditato dall’azienda che gestiva prima il servizio e dello scarso senso civico dei cittadini che continuano ad abbandonare materiali ingombranti per le strade. La seconda: i controlli e le sanzioni annunciati dal sindaco Pogliese, nei confronti di chi viola le norme di comportamento in materia di orari sul deposito dei rifiuti e di regole sulla raccolta differenziata, non hanno dato frutti significativi.

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L’ultima cosa: la titolare della “Dusty” ha fretta di ottenere risultati positivi anche perché Catania è la sua città e di conseguenza vorrebbe cancellare al più presto l’oscenità dei cassonetti che traboccano di spazzatura, sfregiando l’immagine di una città che per le sue bellezze è sempre più mèta turistica di visitatori provenienti da tutti i continenti.

Un appello che chi, come il sottoscritto, ha ricoperto negli anni incarichi di responsabilità nella gestione della vita politica e civile, non può non condividere. Anzi lo faccio mio con entusiasmo da catanese acquisito e auspico con Hashtag Sicilia che i cittadini lo accolgano al più presto e si comportino di conseguenza.

Sensibilizzare quelle persone che ancora non hanno valutato l’importanza di avere una città pulita e ordinata, il valore della raccolta differenziata e l’incidenza che questa ha sui costi che tutti i cittadini sostengono è un compito di tutti: media, rappresentanti politico – istituzionali, forze sociali. Sostenere come fa qualcuno – anche tra i vecchi e i nuovi amministratori – che i disservizi sono riconducibili all’irresponsabilità e allo scarso senso civico dei cittadini non porta da nessuna parte. Anche perché l’esperienza ha dimostrato che nei servizi pubblici locali, a cominciare dalla nettezza urbana, l’inciviltà non è mai solo dei cittadini. Anzi quando ai cittadini il servizio viene offerto, i cittadini rispondono.

Se c’è un servizio efficiente di trasporto pubblico, i cittadini lo usano. Se i camion della spazzatura svuotano regolarmente i bidoni ordinati e puliti ai quali consegnare carta, vetro, metalli, plastica, alluminio, legno e rifiuti organici umidi, i cittadini selezionano correttamente. Ciò avviene sia nelle città grandi che nei paesini, nel Sud, nel Centro e nel Nord del Paese. Quando i cittadini dimostrano poco senso civico e si comportano da incivili lo fanno perché il servizio che viene dato loro è carente.

Quindi diamoci una mossa, tutti. A cominciare dai nuovi amministratori, ai quali non spetta solo il compito di vigilare sul rispetto delle regole e per evitare che si creino piccole discariche, reprimendo quando è necessario, ma anche quello di fare in modo che tutti i cittadini paghino il servizio. Perché è intollerabile (per chi paga regolarmente) che il 50% non paghi. Se c’è da esentare qualche categoria particolarmente bisognosa si esenti da questo costo, ma nei confronti di tutti gli altri non ci possono essere indulgenze perché i Servizi, anche quelli comunali, si pagano.

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