Protesta cooperative sociale, da tempo in gravi difficoltà: intervengono Cgil e Cisl

- Pubblicità -

CATANIA – Nuovo faccia a faccia tra amministrazione comunale etnea e rappresentanti delle coop sociali: quest’ultime non hanno ricevuto ancora il corrispettivo economico per i servizi prestati negli ultimi mesi, esattamente da 8 o in alcuni casi da 11 mesi.

Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti sindacali; secondo la Cgil: “il rischio è che le cooperative chiudano i battenti. L’assessore al Bilancio, Bonaccorsi, ha spiegato che tra qualche giorno il Comune di Catania e altre città nella stessa situazione di dissesto ormai dichiarato, saprà se potrà godere di un aiuto del governo nazionale. Si tratta però di un’ipotesi, seppure auspicabile, che nel caso migliore possibile non sarà applicabile in poco tempo – dichiarano il segretario generale della Cgil, Giacomo Rota, e i segretari Leonardi e Cubito – anche solo ulteriori 30 giorni di attesa potrebbero rivelarsi impossibili da sostenere, non solo per gli stipendi ma per le cartelle esattoriali da rispettare e per la regolarità del DuRc, pena il mancato accesso a bandi e appalti. L’indebitamento delle coop è ormai alle porte, e senza alcuna colpa dei soci lavoratori. In questo momento viene chiesto di anticipare almeno i primi mesi arretrati, per evitare l’irreparabile.  Riconosciamo all’assessore comunale Bonaccorsi una gran capacità di ascolto, e confidiamo nel possibile incasso del Comune della tassa Tari in questi giorni, ma siamo di fronte a drammi familiari e imprenditoriali che non avremmo voluto affrontare”.

- Pubblicità -

 

Secondo la Cisl «Nella vicenda dei lavoratori delle cooperative sociali o interviene la Regione con il fondo dedicato ai disabili gravi o sia lo Stato a inviare risorse mirate per un intervento di particolare rilievo sociale. Per sondare tali possibilità, il Comune convochi formalmente una conferenza di servizi tra gli attori coinvolti, cooperative, assessori al Bilancio e ai Servizi sociali, la stessa Regione, la deputazione catanese e il sindacato».

 

«La vicenda di questi lavoratori è delicata e drammatica – denuncia il sindacato attraverso il suo segretario Maurizio Attanasio – al pari di quella dei rifiuti, perché riguarda anche utenti ai quali vengono lesi diritti fondamentali. Ci sono professionisti che da cinque mesi non ricevono un euro, ma che hanno continuato con senso di responsabilità e grande sacrificio a prestare cura a una fascia di assistiti particolarmente debole e svantaggiata, come gli anziani e gli alunni disabili.

«Si tratta di una platea, fatta di operatori e utenti – conclude il segretario generale della Cisl etnea – che non è coperta da risorse provenienti da altre misure, come ad esempio i Pac, e che è vittima della pesante crisi finanziaria del Comune. Per questo, chiediamo che vengano sondate le due possibilità e che si arrivi rapidamente a una soluzione non più rinviabile: le famiglie dei lavoratori e degli assistiti, le stesse strutture scolastiche sono allo stremo».

Per la prossima settimana è previsto un nuovo incontro con gli assessori al Bilancio e ai Servizi sociali.

- Pubblicità -