MODICA (RG) – Il presidente della Cna comunale di Modica, Giovanni Colombo, con il responsabile organizzativo, Carmelo Caccamo, hanno inviato un documento al sindaco e all’assessore all’Ambiente in cui accettano formalmente la proposta proveniente dall’amministrazione comunale di partecipare ai lavori di revisione del vigente regolamento Tari.
“Come associazione – sottolineano Colombo e Caccamo – riteniamo di potere avviare una interlocuzione con l’amministrazione al fine di comprendere con quali modalità si intende svolgere il servizio sui rifiuti (in particolare su quelli assimilati) e di conseguenza potere proporre soluzioni che contemperino le esigenze delle imprese evitando appesantimenti economici per le stesse”.
Nello stesso documento, la Cna precisa che “la nostra associazione è da tempo impegnata sulla questione inerente la corretta applicazione della Tari (tassa rifiuti) nei locali in cui le imprese svolgono la propria attività. Tale impegno ha fatto sì che, seppur gradualmente, il Comune, in virtù delle interlocuzioni e in forza della copiosa documentazione prodotta dalla nostra associazione, ha applicato le dovute detassazioni alle imprese che ne hanno fatto richiesta. Un dato per tutti è quello ottenuto nel corso del primo trimestre 2018 per la zona industriale Modica-Pozzallo che ha consentito, alle dieci imprese di cui la Cna ha curato i ricorsi, il riconoscimento di una riduzione della tassa per complessivi 275mila euro”.
L’associazione di categoria, altresì, precisa che “nel Comune di Modica ad oggi vige il regolamento Iuc, approvato dal Consiglio comunale nel luglio del 2014. Nello stesso, per quanto concerne il capitolo Tari, sono presenti, a nostro modo di vedere, alcune criticità che, se non opportunamente riviste, inducono a una non corretta applicazione della tassa nei confronti delle imprese”. La Cna comunale ha inoltre protocollato, in questi giorni, una richiesta di proroga del servizio di raccolta carta e cartone svolto fino a oggi. La richiesta è destinata a far sì che le imprese possano smaltire i quantitativi di cartone accumulati da un mese a questa parte. “Diciamo – concludono Colombo e Caccamo – che si tratta di una delle questioni più sentite dagli operatori attivi in città che attendono delle risposte in questa direzione”.