CNA Storie: Bic Sicilia, ovvero il paradiso delle start up

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CATANIA – “Cosa vuol dire stay hungry, stay foolish? Vuol dire credere follemente nella propria idea, credere nell’impossibile nonostante l’impossibile”. E’ un passaggio della nostra conversazione con Marco Maiorana, amministratore unico di Bic Sicilia e protagonista del terzo appuntamento con CNA Storie. Una realtà d’eccellenza, l’incubatore d’imprese sito alla zona industriale di Catania, pensato come habitat ideale per le start up del nostro territorio.

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“Qui abbiamo un parco di 12.000 metri quadrati, una mensa, zone attrezzate, video-sorveglianza – spiega Majorana – chi viene ad incubarsi da noi deve solo montare i computer e può iniziare a lavorare”. Un vero e proprio “paradiso” per una generazione di nuovi imprenditori che partendo sopratutto dalla tecnologia e dall’high tech – che costituiscono circa il 60% degli attuali “inquilini” del Bic – scelgono di affrontare la sfida dell’impresa nel bistro territorio.

Tra i temi dellpintervista anche il workshop organizzato con la CNA di Catania il prossimo 16 luglio: “Sarà un’occasione per spiegare a questi nuovi imprenditori che se hanno un po’ di soldi da parte e una buona affidabilità bamvaria c’è tutto un mondo di finanziamenti regionali, nazionali ed europei a cui attinger per mettere in piedi un’impresa”. Per divincolarsi inn questa selva di decreti, tuttavia, è necessaria la competenza e la professionalità di CNA: “Io stesso, nel 2015, ho usufruito di un finanziamento a fondo perduto per incitarmi qui – spiega Majorana – e mi sono rivolto proprio alla CNA per sapere come fare”.

Un appuntamento da non perdere, dunque, per scoprire nuove opportunità di impresa e relativi finanziamenti. Senza perdere di vista il punto fondamentale: “Per farcela bisogna crederci, come diceva Steve Jobs. Qualsiasi idea può essere quella giusta. Basta essere folli e affamati”.

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