Doppio premio a Bruxelles per la Bacco Srl. Claudio Luca: "Così il pistacchio dell'Etna diventa un'eccellenza globale"

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BRONTE (CATANIA) – “Le dico la verità: guardando al passato, a quando abbiamo iniziato, sembra quasi incredibile essere arrivati a questo punto. La soddisfazione è grande, sopratutto per i ragazzi che ogni giorno lavorano con noi, in laboratorio, nella produzione e negli uffici, per realizzare il miglior prodotto possibile”.

A parlare ai microfoni di Hashtag Sicilia è Claudio Luca, fondatore e amministratore unico di Bacco, rinomata azienda con sede a Bronte, in provincia di Catania, che ha fatto delle tipicità al pistacchio il suo marchio di fabbrica. Contando su una squadra giovane – età media 25 anni – fatta all’85% di donne, tutta proveniente dal territorio. Certo, la sfida non era delle più semplici. Quello dei prodotti a base di pistacchio è un mercato dalla concorrenza feroce, in cui Bacco ha saputo aprirsi uno spazio a livello nazionale e internazionale partendo da due punti fermi: la straordinarietà del frutto coltivato alle falde del vulcano e la mission aziendale di trattarlo il meno possibile, per restituire intatti all’acquirente l’aroma e il gusto dell’oro verde dell’Etna.

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Una scelta premiata dai risultati. Nei giorni scorsi a Bruxelles il Panbacco – il panettone al pistacchio fiore all’occhiello dell’azienda – ha ricevuto il Crystal Award, prestigioso riconoscimento dell’International Taste & Quality Institute (Itqi) per aver ottenuto 3 anni consecutivi 3 stelle oro dalla giuria selezionata. Ma non solo: ad essere premiata è stata anche la Crema naturale 3 ingredienti, cui la Giuria ha attribuito il Superior Taste Award con 3 stelle oro.

Man bassa di premi, insomma, per l’azienda brontese. “C’è l’emozione e l’orgoglio di aver lavorato bene – dice Luca – il processo di selezione è rigoroso come può esserlo il mondo del vino. I prodotti vengono valutati sulla base di criteri olfattivi, ricettivi e gustativi, dal punto di vista della salubrità e della persistenza del gusto. Gli assaggi vengono fatti per categorie e abbinamenti, da una Giuria selezionata di cuochi provenienti da dieci nazioni, rigorosamente al buio. Il nostro Panbacco fa parte dei 67 prodotti selezionati in tutto il mondo per il Premio Crystal. E’ un grande orgoglio”.

“Anche la nostra Crema spalmabile naturale ha ricevuto un premio – ricorda Luca – con questo prodotto abbiamo rivoluzionato il mondo della crema spalmabile, senza latte e lattosio. Solamente pistacchio, olio extravergine d’oliva e un po’ di zucchero”. Una scommessa sull’integrità della materia prima che viene incontro anche a problemi di intolleranze: “Ma anche ai vegani e ai cultori del bio – aggiunge il fondatore di Bacco – Nel prossimo futuro intendiamo andare avanti con il lavoro, la ricerca e la sperimentazione. I premi fanno piacere, ma noi dobbiamo continuare ad alzarci la mattina alle sette, spendendoci 24 ore su 24, trecentosessantacinque giorni all’anno per ottenere grandi risultati”.

Il segreto di tanto successo? “E’ la semplicità, appunto – risponde convinto Luca – noi abbiamo un fortuna: madre Etna ci dà il prodotto qualitativamente migliore del pianeta, quindi meno lo tocchiamo e meglio è. Dobbiamo rispettarlo, il che significa avere un’etichetta semplice, senza strane cose scritte sopra”. Per questo Bacco è oggi tra i marchi più apprezzati sul mercato. “Chi viene a visitare la nostra azienda non vede cose pazzesche – prosegue il fondatore – vede il rispetto per il prodotto e la sua straordinarietà. Per questo il nostro panettone dura 90 giorni a fronte di prodotti industriali che durano un anno. Senza conservanti, chimica e stranezze varie”.

Alla fine, come dimostrano i fatti, la qualità paga. “Che questo premio possa essere la dimostrazione che anche una piccola azienda siciliana, fatta da ragazzi che un po’ di voglia di fare, possa arrivare ai vertici – conclude Claudio Luca – Non potremo mai competere con le grandi industrie, saremmo sconfitti in partenza. Ma sappiamo che l’Etna non può essere clonata nemmeno dai cinesi. Questo vulcano è davvero la nostra fortuna. E noi dobbiamo farlo diventare un’eccellenza mondiale”.

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