CATANIA – Alla sede ARS di via Etnea il professor Giovanni Grasso si sente a suo agio. Nella Sala dei Ritratti, proprio accanto a quella dove il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle ha ufficializzato la corsa a Palazzo degli Elefanti, svettano la foto di suo nonno Giovanni Grasso, celebre attore tragico siciliano, e del cugino Giovanni Grasso jr, attore anch’esso. Ma l’attenzione, oggi, è tutta per il rampollo di questa famiglia di artisti, insegnante di musica all’Istituto “Vincenzo Bellini”. Una conferenza stampa a lungo attesa, la sua, dopo settimane di voci e indiscrezioni su una candidatura annunciata ma mai ufficializzata.
Fino ad oggi. Accompagnato dalla deputata regionale Gianina Ciancio e dalle neoelette alla Camera Laura Paxia e Simona Suriano, ad assicurare il sostegno dei parlamentari catanesi, il professore ha tracciato le linee guide della sua candidatura. “Abbiamo costruito un programma con grande impegno, giocandoci nostre carte sul territorio grazie a tanti giovani – ha detto Grasso ai giornalisti – È una campagna elettorale complicata, i nostri competitor hanno decine di liste, noi siamo solo alcuni ragazzi e ragazze e dobbiamo fare i conti con milleduecento candidati”. Per conoscere i dettagli del programma, che sarà passibile di integrazioni da parte dei cittadini, bisognerà attendere le prossime settimane. Ma è chiaro che il candidato pentastellato intende porsi come l’alternativa agli avversari di centrodestra e centrosinistra.
“Dovessero vincere i nostri antagonisti Catania resterebbe com’è o addirittura peggiorerebbe – ha proseguito Grasso – Sono convinto che governeremo la nostra città, i cittadini ci sceglieranno in base al programma che presenteremo. Cercheremo di avere il contributo di chi ha voglia di scommetterci”. Bocche cucite per quanto riguarda la squadra: “Sarà una equipe di alta chirurgia. Non estetica, ma di rianimazione. Donne e uomini di altissimo livello, conosciuti a Catania e a livello internazionale”.
Un solo nome viene ufficializzato, quello del candidato vicesindaco Matilde Montaudo. Uscita battuta per un solo voto nella consultazione interna al Movimento catanese. Una maggioranza risicata, quella ottenuta da Grasso, in cui molti avevano visto la causa del “ritardo” nella presentazione della candidatura. Niente di tutto questo, dicono oggi i vertici del Movimento etneo. Semplicemente gli organismi nazionali del M5s hanno impiegato un po’ di tempo in più per vidimare la scelta degli esponenti catanesi.
Nessuna spaccatura, dunque. A ribadirlo è la stessa Matilde Montaudo. “Il Movimento Cinque Stelle coglie la crisi nel nostro Paese – ha detto l’avvocato prendendo la parola – Dobbiamo ripianare le distanze sociali ta i cittadini, ponendo in essere tutte le azioni del caso. Vigileremo anche affinché gli appalti pubblici vengano messi nella migliore condizione di legalità, evitando clientele e sprechi. Catania è bella, va soltanto valorizzata con una classe dirigente onesta, coerente e libera”.
Silenzio per il momento sugli altri nomi. Ma il professore Grasso promette che ci saranno sorprese: “Da noi uno vale uno, davvero – ha concluso il candidato pentastellato – I nomi li faremo prossimamente, abbiamo ancora un mese di tempo”. Non si tratterà in ogni caso di soli iscritti al Movimento. Il professore azzarda la presenza di un “bocconiano” ma chiarisce: “Noi vogliamo aprire alla società civile, come ha fatto a livello nazionale il nostro futuro premier Luigi di Maio”. E a chi gli domanda conto della presenza del professor Maurizio Caserta, che assiste alla conferenza stampa in fondo alla sala, risponde soltanto: “Maurizio è un amico da tanti anni, la sua presenza oggi mi onora”.