CATANIA – Si è appresa soltanto oggi la notizia riguardante una giovane donna di 25 anni, sposata e mamma di una bambina di 2 anni, di Catania, morta lo scorso lunedì a causa del morbillo dopo essere giunta in ospedale il 23 marzo.
Maria Concetta Messina è stata accompagnata dai famigliari all’ospedale Garibaldi di Catania. Ed è contro il nosocomio etneo che adesso si scaglia la rabbia della madre Maria Di Bella che, al quotidiano La Sicilia, ha dichiarato: “Me l’hanno ammazzata”, ed è per questo che ha presentato una denuncia ai carabinieri.
La 25enne era arrivata al Pronto soccorso il 23 marzo, ma le sue condizioni si erano presto aggravate al punto da richiedere il trasferimento in Rianimazione, dove lunedì è avvenuto il decesso. Sequestrate le cartelle cliniche anche perché la madre ha detto: “Mia figlia è entrata per il morbillo ed è uscita morta. Le hanno prestato le cure, non dico di no, ma poi per me c’è stata negligenza. E’ rimasta buttata su una barella per ore ed ore assieme ad altre persone che avevano il morbillo nella stessa stanza. E’ possibile che si sia aggravata in così breve tempo?”.
Il primario del reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania, Sergio Pintaudi, ha spiegato che il decesso è sopraggiunto per una polmonite morbillosa (una complicanza del morbillo): “come tutte le malattie infettive e virali, il morbillo può avere delle complicanze che possono essere varie. Per questo raccomando sempre la prevenzione e l’importanza della vaccinazione. Sono nel 2018 si sono presentati al pronto soccorso del Garibaldi 200 casi di morbillo. Per questo dobbiamo portare avanti le vaccinazioni: negli Stati Uniti il morbillo è stato debellato nel 2002-2003 mentre in Italia abbiamo un aumento e in Sicilia i casi sono ancora di più. La mortalità a causa del morbillo nel mondo è calcolata in 3 casi ogni 1000; l’86% dei pazienti che muoiono per complicanze da morbillo muoiono per polmonite mentre il 90% sono non vaccinati”.