Resterà l’ennesima incompiuta siciliana l’autostrada Siracusa-Rg-Gela nel tratto Rosolini-Modica dove i cantieri sono aperti da anni e si attendeva la conclusione dell’iter per potere finalmente arrivare, entro il 2019, all’apertura definitiva dell’infrastruttura? Interrogativo pesante come un macigno dopo le vicende giudiziarie che, oggi, hanno sconquassato l’intero ambiente delle opere pubbliche siciliane riguardanti proprio il cantiere in questione.
Il gip di Messina, infatti, ha disposto l’arresto di 6 persone tra cui Duccio Astaldi, presidente del consiglio di gestione della Condotte spa, impresa italiana leader nel settore delle costruzioni, il presidente del consiglio di amministrazione della Cosige Scarl Antonio D’Andrea e l’ex capo della segretaria tecnica dell’ex governatore siciliano Rosario Crocetta, Stefano Polizzotto.
Sono coinvolti in una inchiesta che ha ad oggetto una presunta tangente per i lavori di realizzazione di tre lotti dell’autostrada Siracusa-Gela, appunto nel tratto in questione. La misura cautelare è stata emessa anche nei confronti del funzionario del Consorzio Autostrade Siciliano Gaspare Sceusa. Astaldi, D’Andrea, Polizzotto e Sceusa sono stati posti ai domiciliari. Misura cautelare in carcere, invece, per il finanziere Nicola Armonium e Antonino Gazzarra, vicepresidente del Cas.
Le accuse formulate dalla Procura di Messina sono, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e corruzione. L’indagine, che nasce da una segnalazione alla procura della città dello Stretto da parte del Tar, a cui avevano fatto ricorso le ditte escluse dalla gara di affidamento dei lavori, è stata coordinata dal procuratore di Messina Maurizio De Lucia.
Oltre ai sei colpiti da misura cautelare, sono coinvolte nell’indagine cinque persone, tra cui i componenti della commissione che avrebbe dovuto verificare la congruità delle offerte per l’affidamento delle opere: Pietro Mandanici, Sebastiano Sudano, Antonino Recupero e Corrado Magro. Indagato anche Maurizio Trainiti, direttore generale pro-tempore del Cas.
Il Consorzio Autostrade, solo una settimana fa, è stato al centro di un’altra inchiesta della procura di Messina che ha ipotizzato a carico di Sceusa, tra gli altri, il reato di disastro ambientale per i lavori di messa in sicurezza del tratto dell’autostrada Messina-Catania interessata dalla frana di Letojanni.
Il provvedimento giudiziario ha il sapore della beffa per la Camera di Commercio del Sud Est che proprio oggi, a Ragusa, aveva convocato il tavolo dello sviluppo al fine di fare il punto sulla questione infrastrutturali ancora irrisolte e tra queste proprio i cantieri della Rosolini-Modica. Difficile dire, a questo punto, cosa potrà accadere per quanto concerne il completamento dell’opera.