Francesco Foti: “Vi racconto chi è Carlo Mazza il pm antimafia della fiction “Il Cacciatore”


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CATANIA – Dal libro “Cacciatore di mafiosi” del magistrato Alfonso Sabella nasce la serie tv “Il Cacciatore” diretta da Stefano Lodovici e Davide Marengo in onda da oggi, mercoledì 14 marzo su Rai due. Non è un semplice confronto tra buoni e cattivi, neanche un racconto documentaristico ma la descrizione dei fatti subito dopo le stragi che hanno visto trucidati Falcone e Borsellino e gli uomini della scorta. Una serie tv dall’alto valore sociale che si spoglia dai soliti luoghi comuni per raccontare la vita dei giudici ripulita da quella patina troppo istituzionale ma ricca di tanta umanità. Tra i protagonisti della fiction c’è l’attore catanese Francesco Foti che interpreta un magistrato del pool antimafia. Lo incontriamo in un bar del centro poco prima della conferenza stampa di presentazione in Rai cercando di scoprire qualcosa di più di questa fiction e del suo personaggio che racconta la mafia in maniera diversa rispetto ai numerosi film che sono stati realizzati.

Chi è il suo personaggio?

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“Carlo Mazza è un insieme di vari pm che lavoravano negli anni 90 alla lotta contro la mafia. Era un vecchio amico di Falcone e quindi sente ancora di più il bisogno e l’esigenza di trovare i colpevoli e consegnarli alla giustizia. Amo questo ruolo, senza esagerare lo definirei come il più bello che ho fatto finora. È uno di quei personaggi che aspetti d’interpretare da una vita. Non è un super eroe ma è un uomo normale e perbene che sa perfettamente cosa significa fare la lotta alla mafia con i suoi relativi rischi”.

Si vede dalle sue parole che ama molto questo personaggio… 

“È vero. Come vedrete tra poco in televisione è uno di quei personaggi che per il coraggio, la rettitudine e l’onestà fa venire voglia di prendere i libri per diventare magistrati. “Il Cacciatore” è una di quelle fiction dall’alto valore sociale che racconta la stagione immediatamente successiva alle stragi di Capaci e via D’Amelio mettendo in ginocchio e alle sbarre la mafia corleonese”.

Carlo Mazza è un pm più maturo rispetto al giovane Saverio Barone con il quale lavora a stretto contatto. Quale rapporto s’instaura tra i due?

“Quando Carlo Mazza si ritrova a confrontarsi e scontrarsi con la new entry del pool antimafia il giovane magistrato Saverio Barone, interpretato da Francesco Montanari, ruolo ispirato al magistrato Alfonso Sabella, s’instaura da una diffidenza iniziale una grande amicizia e un felice rapporto collaborativo”.

Ogni ruolo lascia sempre qualcosa a chi lo interpreta. Quali sono le emozioni provate durante l’interpretazione di questo personaggio? 

“È un prodotto completamente diverso rispetto alle tante fiction di mafia. Carlo Mazza e la sua storia mi hanno lasciato un’umanità straordinaria, perché la sua dedizione al lavoro e il relativo rischio per sé e la sua famiglia sono un esempio per i giovani d’oggi e quando con il nostro mestiere si riesce a fare qualcosa di così importante ed utile ci si può ritenere più che soddisfatti e felici”.

Ci racconta qualcosa delle riprese o del rapporto con la produzione?

“Sin dalle prove di lettura copione fino alle riprese l’intera realizzazione è stata caratterizzata da un grande entusiasmo.  Dai cameramen agli sceneggiatori che seguivano la serie si è instaurato un bellissimo rapporto quasi familiare”.

Ci sarà una seconda serie?

“Probabilmente si, ma ancora non posso dire molto”.

Dove la rivedremo prossimamente oltre che su Rai due?

“A maggio ritornerò nella mia città in scena al Verga per il cartellone dello Stabile e poi in questo periodo sto scrivendo molto e forse potrebbe essere messo in scena un mio spettacolo…chissà”.

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