Incendio alla zona industriale: a fuoco capannone Sicula Trasporti

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CATANIA – Un mese fa, l’ex Presidente del consiglio Gentiloni, riferendosi alla Zona industriale nel corso della sua visita alla STMicroelectronics, dichiarava: ”… che a meno di due anni dalla firma del Patto per Catania possiamo registrare l’andamento positivo dell’impegno che ha a che fare con l’idea di una manutenzione straordinaria.” A novembre scorso il Sindaco Bianco comunicava lo stanziamento di 11,5 milioni di euro da parte del Comune e di 19,5 milioni di euro con il Patto per Catania. Di recente sempre l’amministrazione comunale annunciava l’inizio dei lavori per il rifacimento della Zona Industriale. Anche i sindacati non sono mai andati oltre le parole. Negli ultimi anni, infatti, annunci a parte, non si è registrata alcuna iniziativa risolutiva a salvaguardia dei lavoratori e delle aziende. Il ricorso alla magistratura per accertare eventuali responsabilità è rimasto, infatti, tale solo sulla stampa. E spesso le loro dichiarazioni risultano imprecise o fuorvianti.

La Zona industriale rimane ostaggio del degrado. Le buche sull’asfalto sono diventate crateri e da circa 4 mesi non funzionano neanche i semafori che collegano le vie allo stradale Primosole, teatro di gravissi e purtroppo mortali incidenti stradali. L’ultimo, in ordine cronologico, si è verificato nel mese di ottobre proprio nelle vicinanze del semaforo guasto. Nell’impatto un motociclista perse una gamba.

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Oggi 7 marzo, intorno alle 3 del mattino, uno strano incendio è divampato all’interno di un impianto di stoccaggio e selezioni di rifiuti di proprietà della Sicula trasporti, e non in un capannone abbandonato come qualche sindacalista avrebbe divulgato. Le fiamme si sono sviluppate nei dintorni di uno stabilimento della Sapio che produce gas altamente infiammabile e quindi solo per un miracolo non si è sfiorata la tragedia.

Il fumo ha avvolto la zona industriale sud coinvolgendo lo stabilimento della STMicroelectronics dove per ore i dipendenti, dopo essere stati disposti nelle aree di raduno, hanno respirato aria insalubre. All’interno dello stabilimento sono state attivate tutte le procedure di sicurezza con la sospenzione delle attività produttive ed è stato dato supporto logistico ai Vigili del fuoco che ancora una volta con il loro lavoro sono stati determinanti per la risoluzione di un problema che avrebbe potuto assumere conseguenze ben piu’ drammatiche.

Non è la prima volta che gli incendi si sviluppano nella zona industriale mettendo a rischio l’incolumità delle persone e le attività imprenditoriali. Ciò nonostante le azioni di talune istituzioni tardano ad arrivare.

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